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"L'ombra della Luna" di Laura Randazzo (Emmabooks Edizioni)

Creato il 25 novembre 2012 da Connie

Laura si è appassionata al genere paranormal romance dopo aver letto Twilight


AUTORE: Laura RandazzoBIOGRAFIA: Nasce a Palermo il 17 giugno 1976. Da sempre appassionata di scrittura e lettura. Ama fare trekking in montagna e immersioni subacquee, viaggiare e suonare la batteria. Lavora a Palermo come architetto e designer.SITO: Laura RandazzoCONTATTI: [email protected]  
 TITOLO DELL’OPERA: L’ombra della lunaTRAMA: Nord Inghilterra. Oldgrove. Alex Ryan non ha avuto una vita facile. Abbandonata in una stazione di servizio alla nascita, è cresciuta in un istituto, rifiutata come merce avariata dalle famiglie adottive a causa del carattere freddo e schivo. Adesso vive lavorando come buttafuori in un locale e affrontando combattimenti clandestini all’arma bianca. Quando nella sua esistenza piomba Michael Barclay le cose si complicano. Perché Michael è un licantropo, figlio minore della capobranco di Oldgrove… In una notte senza stelle, Alex salva la vita dell’uomo-lupo e i loro destini si intrecceranno per sempre..CASA EDITRICE: Emmabooks EdizioniANNO DI PUBBLICAZIONE: 2012GENERE: Paranormal RomancePUBBLICO: AdultoPAGINE: circa 300PREZZO: € 4,99REPERIBILE PRESSO: tutti i negozi di vendita libri online (amazon, lafeltrinelli, ibs, bookrepublic, itunes, bol,…)RECENSIONE: Alex è stata abbandonata, ancora in fasce, in una stazione di servizio; è passata dagli istituti alle varie famiglie che l’hanno rifiutata a causa del carattere schivo e introverso. Gli anni passano, e lei si ritrova a guadagnarsi da vivere facendo il buttafuori in un locale e affrontando combattimenti clandestini.Il romanzo di Laura procede narrando la difficile vita di Alex e il duro mondo che la circonda, intervallata con quella di Alex, il figlio del capobranco dei licantropi di Oldgrove.“L’ombra della Luna” segue la scia del paranormal romance ma anche se la storia viene espressa come una fiaba moderna, ha qualcosa di diverso dai soliti paranormal. Ho apprezzato le atmosfere notturne e violente; la scrittura di Laura è diretta e concisa, e rappresenta il mondo dei lycan in modo insolito, a differenza di tutti i romanzi sui licantropi, che francamente ho trovato fin troppo zuccherosi per storie del genere, come ad esempio il deludente (per me) “Dark Divine”.L’autrice mantiene un tono provato, asciutto e concreto che rende la storia reale e non la solita storiella per ragazzine: Alex e Michael sono due ragazzi alle prese con la vita autentica, e con le vere difficoltà. Tra i due il mio personaggio preferito è stato senza dubbio quello di Alex: una ragazza forte, che sa reagire alle difficoltà e che non accetta la propria condizione come una vittima. In poche parole, scordatevi le orfanelle piagnucolone alla Candy Candy, perché Alex vi farà sobbalzare il cuore in gola!I capitoli sono sintetici e ricordano la struttura a scene di telefilm come “Supernatural”, Laura non si dilunga in minuzie ripetitive ma esprime il concetto dell’azione con frasi esplicite, e con scene violente che piaceranno agli amanti del genere paranormal, senza patetiche sdolcinature.Un romanzo da leggere, soprattutto per chi ama il paranormal romance e le storie di licantropi alla vecchia maniera, paurose e incalzanti.

Come nel film "Licantropia Evolution", i licantropi di Laura seguono la loro vera natura, violenti e voraci

 INTERVISTA STANDARD A LAURA RANDAZZO
1.   Ciao e benvenuto sul mio blog; ci parli un po’ di te, non come autore ma come persona?
Questa è una domanda difficile! Non sono brava a parlare di me…Amo la natura.Che sia mare o montagna poco importa, anche se la seconda è la mia fonte di pace ed equilibrio. Credo nell’amicizia, quella vera, che non giudica e accetta con tutti i pregi e difetti, che salva l’anima e ne cura le ferite. È la famiglia che tu ti scegli. Con mio marito ci divertiamo a suonare: lui chitarra e voce, io alla batteria. Non suoniamo in pubblico, tranne che per qualche festa di amici (o il nostro matrimonio!), ci serve per rilassarci a volte dopo una lunga giornata di lavoro.E poi leggo! Tanto! Anche se adesso ho veramente poco tempo, ma porto il kindle sempre con me, così approfitto anche dei tempi di attesa!A Palermo lavoro come architetto e designer: mi piace progettare dalla casa al piccolo mobile o accessorio, e mi piace seguire la sua realizzazione: la parte più bella è il cantiere, quando tutto prende forma!
2.   Quando e come è nata la tua passione per la scrittura?
È nata con me! Invento storie da quando ero piccola ed ho cominciato a scriverle sin dalle medie: i miei temi erano lunghi racconti che uscivano fuori tema e che non arrivavo mai a terminare. Non ho mai smesso di scrivere.
3.   Oltre alla scrittura, quali sono i tuoi interessi?
Leggere! Fare lunghe passeggiate in montagna; ascoltare musica (che tante volte è fonte di ispirazione emozionale) e suonarla; prendermi cura del mio giardino (è la mia meditazione zen!); viaggiare.
4.   I tuoi libri e autori preferiti?
È una lunga lista! Tolkien; la serie della Confraternita della Ward e quella della Stirpe di Lara Adrian, Patricia Briggs, Cecilia Randall, ElizabethPeters (tutta la seria con Amelia Peabody), L’ombra del vento di Zafon, Camilleri, Harry Potter della Rowling, Jane Austen, le cronache di Ambra di Zelazny e la serie di Twilight di Stephanie Meyer, che mi ha introdotto nel mondo dell’urban fantasy.
5.   Come è nata l’idea per il tuo romanzo?
Dopo aver letto la saga di Twilight ho cominciato a cercare libri paranormal romance, ma arrivavano molto lentamente in Italia. E, soprattutto, tutti parlavano di vampiri. Il nuovo genere mi incuriosiva (prima ho sempre scritto fantasy) e c’era così tanto da esplorare e sperimentare… L’ombra della luna è nato con il personaggio di Alex: era così ben delineato nella mia mente che scrissi subito le parti iniziali che la riguardavano. La scelta dei licantropi come protagonisti soprannaturali invece è frutto della mia curiosità verso la loro natura, commistione di umano e animale. Non soltanto i loro sensi sono più sviluppati, ma anche le loro emozioni sono amplificate: la loro rabbia può sfociare nella ferocia, così come il loro amore diventa dedizione. E poi mi piace l’idea del branco: i più forti si prendono cura dei più deboli, nessuno è lasciato solo o indietro, esiste una grande famiglia cui tutti sentono di appartenere.
6.   A cosa ti sei ispirato per descrivere i tuoi personaggi? C’è qualcuno di loro che ti rispecchia più degli altri, o al quale ti senti più legato? Perché?
Per le descrizioni fisiche degli uomini mi sono ispirata spesso ad attori.Il personaggio a cui sono più legata è Alex, la protagonista. Poco femminile, dura, attaccata alla propria indipendenza… si avvicina molto al mio passato. Anche se il “poco femminile” è una mia caratteristica tuttora attuale! J
7.   Qual è il messaggio che hai voluto lasciare ai lettori?
Non è mia intenzione voler insegnare qualcosa o fare della morale (non ne sarei neanche in grado), l’unico mio desiderio è che quando qualcuno legge o leggerà le mie storie possa sentire delle emozioni, che possa immergersi nella realtà di Oldgrove e del branco e sentirsene parte, e che, al termine del libro, possa sentire un po’ la mancanza di quei personaggi, sperando che gli siano diventati cari.
8.   Puoi descrivere brevemente il tuo percorso di autore e le tue esperienze?
Come autrice mi sento molto fortunata. In un periodo di stanca del mio lavoro da architetto, ho terminato il libro che avevo iniziato e mai avuto il tempo di continuare mesi addietro. La storia ed i personaggi continuavano a protestare chiedendo attenzione, ma non avevo tempo da dedicargli. Quando ho ricominciato a scrivere non mi sono più fermata! Per caso ho poi scoperto del convegno di Matera, il Women’s Fiction Festival. Lì ho fatto vari colloqui con editor ed agenti, ed è lì che ho conosciuto Maria Paola Romeo della neonata casa editrice digitale Emmabooks. Mi ha chiamata dopo tre mesi. E dopo altri tre mesi il libro è stato pubblicato. I tempi sono stati rapidissimi, e lavorare con la Emma è stato semplice e piacevole: mi sono sentita a mio agio e sono veramente tutte brave e professionali (e sì! la Emma è una casa editrice al femminile! J )
9.   Cosa ne pensi del panorama letterario odierno? Cosa vorresti dire agli autori esordienti che non hanno ancora pubblicato?
Il panorama letterario moderno è pieno di infiniti stimoli e nuovi mezzi (vedi il digitale), ed è un mondo che sto appena cominciando a conoscere, muovendoci i primi passi.A tutti gli esordienti dico di non arrendersi! Mai lasciar andare i propri sogni!
10.  Quali sono i tuoi progetti futuri? Qualche anticipazione sulle tue pubblicazioni?
Per adesso sto lavorando al secondo libro della Stirpe delle Lowlands. E poi ci sarà il terzo. La saga prevede un libro dedicato ad ogni membro del branco, ma chissà che fra un lupo e un altro non riesca ad inserire anche qualche altro progetto!

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