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"l'ombra" di roger hobbs

Creato il 19 dicembre 2013 da Fabrizio64

L' ombraL’effervescente scrittore ventenne statunitense Roger Hobbs ha tirato fuori dal cilindro delle sue mani  e del suo intelletto un thriller astuto e fuori dalla norma: “L’Ombra” (Einaudi). A tratti lievemente splatter il romanzo ha una sua nota peculiare: è scritto dalla parte del bandito, dal lato del criminale, secondo il sentire e il pensare del crook. Il “Bene” non è preso per nulla in considerazione. E’ come se l’Autore rivestisse egli stesso i panni del malvivente, riuscendo a descrivere con imbarazzante veridicità il modus operandi, agendi e decidendi dei rapinatori. Sembra quasi che Hobbs abbia avuto un lungo trascorso da robber, ne conosca le tecniche di scassinamento di una cassaforte, di immobilizzazione di clienti e impiegati di una banca. Non solo: appare un conoscitore esperto dell’uso delle armi bianche e da fuoco e delle modalità migliori per uccidere una persona, il cui decesso è decritto con raffinata dovizia di particolari.
La narrazione ben ritmata è inquietante e segue alcune precise linee di pensiero e, direi,  di vita, del protagonista, il cui vero nome, le autentiche fattezze fisiche e l’originale tono di voce, nessuno conosce davvero.
Non il denaro, ma l’adrenalina spinge a delinquere.
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo, ossia “se non puoi ottenere il paradiso, scatena l’inferno”.
E infine, i “tre comandamenti”: non uccidere a meno che tu non abbia altra scelta; non fidarti di nessuno se non sei assolutamente costretto a farlo; non fare mai un patto con la polizia.
In questa orgia di male, violenza e sangue, il protagonista, colto e raffinato, si muove scaltramente fra due esseri uno più malvagio dell’altro: Marcus e Il Lupo.
Alla fine indovinate chi trionferà?
Fabrizio Giulimondi

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