Il governo ha posto la questione di fiducia al Senato e ha portato a casa la legge sull’omicidio stradale dopo un’estenuante navetta del testo tra i due rami del Parlamento. L’aula di Palazzo Madama ha dunque approvato con 149 voti (stavolta i verdiniani di Ala si sono astenuti, quindi ha espresso voto contrario, ma si sono presentati in blocco alla seconda chiama garantendo il numero legale che era di 146 senatori) il provvedimento che istituisce il reato autonomo di omicidio stradale, inasprisce le pene per i pirati della strada (carcere fino a 20 anni con le aggravanti per chi fugge) e introduce l’arresto obbligatorio in flagranza per chi si metta alla guida ubriaco o sotto l’effetto degli stupefacenti e poi provochi un incidente mortale.
Sorgente: Corriere della Sera