Magazine Racconti

L'ONESTA' DEL MOLOCH (ovvero) Della beata nientitudine -32-

Da Nivangiosiovara @NivangioSiovara
era ora,ora non è più.ora non è più come ai bei tempi. Ancora
L'ONESTA' DEL MOLOCH (ovvero) Della beata nientitudine -32-Poi ho raccolto il corpo, l'ho portato via da là. La moglie non doveva trovarlo. Ho pensato che la cosa più giusta da fare fosse di trascinarlo all'interno del recinto del Moloch. L'ho offerto. Se l'è preso il Moloch. Gliel'ho consacrato. L'ho ucciso per chiedere la mia salvezza.La notte stessa, senza parlare con Ik, scavalcando le procedure burocratiche, approfittando del mio stato di grazia, sono corso fino a casa di Kan, sono saltato dentro alla finestra, l'ho trovato nel letto, addormentato, l'ho finito, l'ho finito in nome del Moloch, l'ho assassinato per salvare Ik.L'ho trascinato nel recinto.Li ho calati nella botola dei sacrifici. Loro erano perduti. Che da tutto ciò potesse derivare almeno la salvezza per me e per Ik.No omicidio. Sacrificio rituale.ora non è più come ai bei tempi.ancora. Sempre
Da allora, da quel momento, non ricordo più niente con precisione, e la mia storia potrebbe anche terminare qui. Ma la realtà è che io continuo a stare in un qualche posto ed il tempo, in qualche modo, sembra continuare a scorrere. Se ne deduce che la storia non può ancora considerarsi del tutto chiusa. Ma cosa avviene, ancora? Cosa succede qui intorno? Dove sono, per dio!? Il Moloch non mi ha salvato? Non mi ha tratto fuori da quell'incendio, da quella notte in cui avvampavo, e, tutto toccando, tutto bruciavo? Anch'io sono, alfine arso assieme ai miei compagni, quella notte? Può essere invece tutto questo una punizione? Posso io trovarmi in un luogo di penitenza? Ma quale la mia colpa, quale il mio peccato? Ho eseguito ciò che era stato deciso, ho seguito le regole, la volontà di quelli che caddero, quelli volevano cadere, perché non avevano intenzione di vivere nel terrore, di vivere barcollando senza saper di barcollare, io gliel'ho data questa conoscenza, loro lo volevano, di che mi si punisce, dove sono, aiutatemi, aiuto, ho freddo, ho paura, tremo, le mie membra sono sconquassate dal boato del mondo, io non ho colpa.Sono nella botola dei sacrifici, ecco. Dev'essere così.L'ONESTA' DEL MOLOCH (ovvero) Della beata nientitudine -32-Mi avrà eliminato Ik, per salvare sé stesso. Un sacrificio rituale. No. Non ne avrebbe mai avuto il coraggio. Forse l'ho eliminato io e non ricordo. L'ho portato qui, nel recinto. Sì, dev'essere così. Devo essermi calato nella botola. Sto qui, con gli altri tre, morti, ed attendo il mio turno. Non c'è altra spiegazione.sempre.ancora. La nebbia
Ora che ho trascinato via, via con me, il mio corpo e la mia coscienza, nel mondo, di me, non c'è più nulla. Quello che possedevo, non è comunque mai stato mio, era solo Con me. Il ricordo che lascio nelle persone che mi hanno amato, è cosa loro, non mia. Non è parte di me. I miei pensieri, i miei ricordi, sono ora fuori dal mondo. E chi pensa là, Ora, ciò che io ho pensato là, allOra, lo crea dalla sua energia. E' tutta roba sua. Non mi appartiene. O sei vivo o non sei nulla.Oh, ecco, anche per me, Ora, finalmente, anche Qui, inesorabile, la nebbia, viene. Ho gli occhi, s'è detto. Ma non vedo.Ma vedo che non vedo, cazzo!!!(Comunque

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines