Magazine Racconti

L'ONESTA' DEL MOLOCH -ovvero della beata nientitudine- 37

Da Nivangiosiovara @NivangioSiovara
è tuttoL'ONESTA' DEL MOLOCH -ovvero della beata nientitudine- 37III (tre)
Io - espulso dal mondo - trattenuto in Lui, fra le Sue leggi. Io - Kan.Gesùccristo. Gesùccristo, Santi tutti!!! Quanto ho pregato, pregato, pregato. E chi mi ha ascoltato, chi mi ha dato una mano, solo fatto capire, magari, che le mie parole non erano del tutto inutili, che perlomeno giungevano alle numinose orecchie di quei che stan lassù. E che non meritavo la grazia d'esser esaudito perché -Gesù,chennesò- da giovane ho commesso qualcosa di gravemente inviso alla divinità. Io, Kan, invece, qua, morto, ucciso da uno di quelli [l'I(uno)o il IV(quattro)], perché ce l'eravamo giurato, ce l'eravamo promesso, non è che uno di quei due è venuto per cattiveria ad ammazzarmi, ce l'avevamo proprio quel contratto, questa maledizione che ci siamo scagliati addosso da soli. E così, Gesùccristo, quanto ti ho pregato di non farmi ammalare, che sennò quelli mi ammazzavano. Non lo so mica chi mi abbia ucciso, se l'uno o l'altro, neppure come. Non so. Avranno fatto come si fece per sopprimere Imix, come, non so. Di certo so solo che ora io sono morto. Se non lo fossi, sarei malato (e che malato fossi ne sono sicuro) e se fossi tuttora malato non saprei dirvi ora tutte queste cose che so. Sono morto. Per questo almeno alcuni dettagli li posso ricordare. Poi, chissà, mi abituerò a questo mio stare sottoterra o incenerito o chissàdove sparato col cannone divorato dalle fiere disossato digerito reincarnato - no, reincarnato no, me ne sarei reso conto, cioè non me ne sarei reso conto, ossia avrei obliato - insomma, così morto come cadavere sono, mi ci abituo e man mano vedrete riaffioreranno tutti gli altri ricordi e... che ricordi!... 

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines