Abbiamo fatto un Va & Vieni,
sono andato,
non sono venuto:
avevo voglia di conservarmi.
Mi sono anche insaccato.
Ma poi lei mi ha spalmato
la parte di salse e di aromi
con mani sapienti, divine.
E portandosi più vicina
ha sparsa un po’ di saliva,
e ha ingoiato due etti di me.
Ho sempre sognato
di diventare würstel
carne gonfia senz’osso.
Frankfurter e maionese:
la prego signora mi assaggi
(non coi denti!), mi dica
se ho sapore di vita. Sono stato a un Sali & Tabacchi,ho comprato solo salenon tabacco:avevo voglia di conservarmi.Mi sono fatto insaccato,mi sono spalmatola pelle di sale e di aromicon mani sapienti, norcine.Se qualcuno mi passa vicinogli comincia la salivazionee chiede due etti di me.Ho sempre sognatodi diventare affettatocarne vicina all'osso.Jamón Massaro e melone:la prego signora mi assaggimi addenti, mi dicase ho sapore di vita.
Ormai non mi è rimasto nient’altro
Che un BigMac con cui pranzare;
per pranzare con me stesso come un altro –
e ingrassare.
Rimastico cento volte lo stesso boccone
Privandolo così d’ogni sapore,
riducendolo a materia che via colon
al mondo tornerà, tra poche ore.
E mi turba l’eterno digerire:
mi rintano così nelle diete
dove tutto è fame e sete
e si sta immobili per non morire.
Orrore, vuotezza, miseria…
Bestemmio contro il mio intestino inquieto.
La buona tavola è l’unica cosa seria
E a tutto il resto – prott! – un peto. Ormai non mi è rimasto nient'altroche uno specchio con cui parlare;per parlare a me stesso come a un altro – e fornicare. Ripeto cento volte la stessa parolaprivandola così di significato,riducendola a mero suono che volanell'aere leggero, sì, ma inquinato. E mi turba l'eterno presente:mi rintano così nel possibiledov'ogni decisione è assentee lo stare fermi plausibile. Orrore, vuotezza, miseria...bestemmio contro il divenire inquieto.L'età dell'oro è l'unica cosa seriada contemplare come un decreto.
Giulio Mozzi, sulle colonne di sinistra, mi ha onorato con una riscrittura parodistica di due mie poesie. Il risultato (suo) mi sembra talmente apprezzabile che i miei versi, se qualche minimo valore avevano, adesso l'hanno centuplicato. Lo ringrazio pubblicamente.