Non son qui per seppellire Bersani, ma per celebrarlo. Il tempo dirà che di tutto ciò che è accaduto in questi ultimi mesi demenziali, lui è stato il meno responsabile. Ha dovuto sostenere una competizione in cui tutti gli avversari hanno fatto corsa su di lui. Ma, soprattutto, come si sta palesando negli scenari quirinalizi, ha dovuto fronteggiare nemici interni che hanno mostrato il sorriso sotto i riflettori e tramato costantemente nell’ombra. Mi spiace che non abbia avuto l’opportunità di dimostrare le sue qualità di governo.
Ora c’è una sola possibilità per salvare il centrosinistra e la legislatura: Rodotà al Quirinale e Barca a Palazzo Chigi.