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L'ONU degli spioni

Creato il 08 dicembre 2012 da Marcar

A Dubai, l'organizzazione internazionale per la regolamentazione delle telecomunicazioni (ITU) ha approvato un nuovo protocollo per l'analisi del traffico di rete. Denominato deep packet inspection (DPI), diventerà ora standard mondiale. A cosa serve?

Secondo Asher Wolf, il nuovo "standard" telematico di analisi del traffico dati viene descritto (nei documenti ufficiali) come potenzialmente impiegabile per cercare stringhe su BitTorrent, identificare un file specifico inviato da un utente specifico, bloccare contenuti e traffico, bloccare il gaming online, identificare gli "uploader" (cioè i seeder) su BitTorrent, identificare e bloccare il traffico VoIP. (fonte: Puntoinformatico.it)

La DPI è una tecnologia senza alcun connotato particolarmente negativo per gli internauti. Il problema è l'uso che se ne fa e come viene impiegata. Ma se i provider la adotteranno in massa, tutto il mondo sarà sotto controllo tramite Internet!

A parole, politici di tutto il mondo negano questa possibilità, a cominciare dal Congresso USA, formalmente schierato per una Rete libera: il nuovo standard di controllo, infatti, agevolerebbe moltissimo il controllo di dittatori e governi illiberali in genere.

Come suol dirsi: non esiste arma che, una volta inventata, non venga poi usata... O diventi comunque strumento di ricatto.

Vale per tutti la vicenda di un giovane admin della rete Tor austriaco che, recentemente, si è visto sequestrare 20 computer ed altro materiale elettronico dalla polizia del proprio paese per il semplice fatto di ospitare uno dei nodi intermedi di Tor, la celebre rete di server che anonimizzano gli accessi internet, facendo "rimbalzare" da computer a computer le singole connessioni.

Avendo "spiato" che il contenuto in entrata del server casalingo era vietato (file pedopornografici), la polizia ha fatto irruzione nell'abitazione del giovane, sequestrando tutto, per poi scusarsi subito dopo...

Che Internet sia in grado di ospitare anche i servizi e i file più vergognosi, come accade per la pedofilia, è indubbio. Ma con questa scusa, si rischia di censurare anche tutto il resto, ovvero togliere libertà a livello globale per una Rete che dev'essere libera da tutto e tutti, unica custode, ormai, per la libera espressione in un mondo dove i media tradizionali sono appannaggio esclusivo di ricchi e potenti.

Appena sapremo quali contromisure la comunità internazionale degli internauti deciderà di adottare per difendersi da questo ulteriore attacco, le divulgheremo immediatamente.


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