Lo si vede dalle piccole cose e qui riporto un esempio talmente banale da essere efficace.
Qualche giorno fa, in un’ora di programmazione notturna ed in stato pseudo vegetativo, ho scritto la plugin di wordpress più stupida del mondo, l’ho provata sul mio server demo e l’ho sparata su wordpress.org. Si tratta di un widget che io stesso ho intenzione di usare in quanto introdurrò funzionalità di reportistica di mio interesse.
Poche ore dopo il mio commit della release 0.1 inizia il vero lavoro di chi scrive qualcosa e ne pubblica il codice: consigli, correzioni, migliorie, possibili implementazioni future o inserimento del codice in altri progetti più vasti. Tutto questo per poco più di 100 linee di codice scritte malamente, di notte, con un sonno boia addosso. Ventiquattro ore dopo il plugin era un widget completo delle sue due funzioni cardine (banalissime, intendiamoci) testato da più di cinquanta utenti e attivo su una decina di blog.
Si, qui l’open source ha funzionato.