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FINALMENTE, un nuovo libro del più dotato ed originale autore di fantascienza moderna, di cui i lettori italiani possono leggere davvero ben poco…. (in compenso, su vampiri, giallisti scandinavi, cani straordinari, la scelta ci pare più ampia…). Un autore pluripremiato e amatissimo da pubblico e critica, impegnato anche in politica (con il Socialist Workers Party), di cui Fanucci presenta:
China Mieville, La città & la città, Fanucci
Torna in libreria l’autore più acclamato della fantascienza moderna con un sci-fi thriller vincitore, come miglior romanzo pubblicato nel 2010, di:
PREMIO HUGO
ARTHUR C. CLARKE AWARD
BRITISH SCIENCE FICTION AWARD
WORLD FANTASY AWARD
E FINALISTA AL PREMIO NEBULA NEL 2011
Immaginate due città, separate e unite allo stesso tempo, in un punto indefinito dell’Europa. Figlie della catastrofe post-sovietica.
Due città sovrapposte, che condividono lo stesso spazio, ognuna con le proprie strade, i propri palazzi, i propri cittadini, la propria storia, la propria identità. Un’anomalia spazio-temporale, un capriccio tecnologico, un errore nella creazione, una scissione a un certo punto della storia? Tutto questo, o forse no.
Per un cittadino dell’una il più grave reato è quello di vedere un cittadino dell’altra: sono due mondi vicinissimi, eppure incomunicabili, e la punizione per chi trasgredisce è certa e impietosa. Così tutti sono abituati fin dalla nascita a non-vedere, a sfuggire ogni forma di contatto con gli altri che
pure sono lì, sotto i loro occhi e a portata di mano.
Viene scoperto un delitto, in una delle due città, e le indagini portano fino all’altra città, e poi oltre, in un’altra realtà che nessuna delle due sembra conoscere, e che forse le trascende entrambe.
Un romanzo che è allo stesso tempo una appassionante detective-story nel solco della grande tradizione noir del Novecento e una parabola nemmeno troppo nascosta della difficoltà di comunicare nel mondo alienato di oggi. China Miéville conferma in quest’opera tutte le sue eccezionali capacità
di narratore e di manipolatore del linguaggio.
CHINA TOM MIÉVILLE è nato a Londra nel 1972. A diciotto anni si è trasferito in Egitto, dove ha insegnato inglese e si è interessato alla cultura araba e alla situazione politica mediorientale. È laureato a Cambridge in antropologia sociale e ha conseguito un master presso la London School of Economics. Il suo primo romanzo, King Rat (1998), è stato nominato per il Bram Stoker Prize. Perdido Street Station (2000) ha vinto l’Arthur Clarke Award e il British Fantasy Award nel 2001. Fanucci Editore ha già pubblicato
“Immaginate una collaborazione tra Raymond Chandler e Kafka, con l’aggiunta di un pizzico di politica e di paranoia.Il risultato è ipnotico.” Independent ‘The 50 Best Winter Reads’
“Un avvincente thriller filosofico su come le paure umane e il pregiudizio possano ridisegnare la realtà.” Times
“Si tende a invocare troppo spesso i nomi di Kafka e Orwell per qualsiasi cosa appena un po’ diversa dal comune, ma in questo caso la comparazione è assolutamente appropriata.” The Times
“Attraverso questa esasperata metafora sulla separazione,Miéville esamina abilmente le illusioni che le persone abbracciano per salvaguardare i propri privilegi sociali.” Publishers Weekly