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L’orda – La horde

Da Soloparolesparse

Così adesso anche i francesi si mettono a fare film sugli zombie.
E devo ammettere che Yannick Dahan e Benjamin Rocher ci sono riusciti piuttosto bene.

L’orda (per una volta la traduzione dall’originale La horde non fa danni) è un horror con tutti crismi e merita di ritagliarsi uno spazio decente tra le uscite estive.

L’orda – La horde

Un gruppo di poliziotti vuole vendicare la morte di un collega, senza andare troppo per il sottile.
Così si organizzano come un comando ed entrano nel covo del terribile Adewale e dei suoi scagnozzi con l’intenzione di farsi giustizia da soli.
L’operazione non va proprio come previsto perchè il gruppetto (la prima orda) viene beccato subito dal gruppo di malviventi (la seconda orda).
Ma mentre i due gruppi sono impegnati ad insultarsie a farsi brutalmente fuori ecco che compare la terza orda.

La città infatti è stata nel frattempo invasa da un’epidemia di zombie ed anche il palazzo diroccato dove si trovano i protagonisti è assediato.
Inevitabile quindi l’accordo tra buoni e cattivi (ma chi sono i buoni e chi i cattivi?) per cercare di sfuggire ai mostri sovrannaturali che hanno interrotto le loro sanguinose diatribe da semplici mortali.

L’inzio del film è ottimo con l’immagine del poliziotto cadavere che sembra guidarci in una storia violenta e senza esclusione di colpi.
E L’orda sarà proprio così, ma su basi diverse da quelle che ci racconta la prima parte della storia.
Si comincia infatti con una bella storia da città violenta, da blaxploitation e si continua su questa linea per un quarto d’ora, con momenti degni di nota.
Poi l’arrivo dei morti viventi ci trascina inevitabilmente nell’horror puro, ed il sangue inizia a schizzare tutto intorno con maggior vigore.
Il cambio di registro è forte e si nota, ma non sfigura assolutamente.

Tra le cose notevoli del film un cattivissimo Eriq Ebouaney ed un’inquadratura da quadro decadente quando il gruppetto arriva in cima al palazzo e vede la città in fiamme. Neri e grigi si alternano al rossastro delle fiamme con un effetto notevole.

L’orda – La horde

Si sprecano le sequenze cult in cui horror e ironia si fondono molto bene.
La lite sull’amputazione della gamba, il tipo in piedi sul tettuccio della macchina circondato dall’orda di zombie, il vecchio che mitraglia i morti viventi intruppati nel corridoio.
Ma su tutte Ebouaney che uccide lo zombie fracassandogli la testa contro il muro e gridando “sono un fottuto nigeriano“.

Nota per gli horror addicted.
Attenzione perchè in questo film gli zombie corrono, corrono eccome!
Basta con questi cadaverini che deambulano a fatica, siamo nell’era della velocità ed anche i morti viventi si adattano.

Chiudo non dicendovi il finale ma aspettatevi una sorpresa per mano di Claude Perron (non splendente ma col capezzolo sempre in evidenza).
Finale a sorpresa si, ma assolutamente coerente col resto del film.


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