Eccoci con il secondo appuntamento con lo speciale Black Friars!
oggi, come vi avevo anticipatamente avvisato in QUESTO post di presentazione, parleremo con Viriginia De Winter del mondo creato nei suoi libri. Nello speciale intitolato "L'ordine delle blogger", abbiamo diviso alcuni argomenti relativi ai tre (a breve 4) libri di Black Friars intervistando l'autrice e togliendoci alcuni dubbi.
Personalmente, insieme allo stile di scrittura, ciò che mi ha sempre affascinata dei libri di Virginia è proprio l'ambientazione così gotica e crepuscolare, adoro i libri così!Quindi, nell'attesa della pubblicazione del quarto libro della serie, voglio dare il benvenuto a Virginia sul nostro piccolo spazio online iniziando subito dalle mie domande :)
1-
Una delle caratteristiche che ho più
apprezzato nei tre libri è certamente l'ambientazione cupa e gotica dove la
dolce seduzione del male è una costante minaccia. Da cosa hai preso spunto per
creare questo mondo così magico, moderno ma insieme così legato al medioevo
grazie alla presenza di architetture e strutture sociali dell'epoca? Nella tua
immaginazione hai un posto che prediligi tra i vicoli tortuosi della Vecchia
Capitale?
L’ispirazione
nasce sicuramente nella storia dello Studium di Bologna e dalle strade buie che
ho immaginato circondassero i Collegi cittadini di cui tanta memoria storica si
conserva ancora in quella città che io adoro. E le calli e i sottopassi di
Venezia per la parte della Cittadella che si affaccia sul fiume, gli splendidi,
decadenti e bellissimi palazzi di Palermo che domina questi libri sovrana
incontrastata. I nobili edifici, decadenti, fatiscenti, i blasoni incrostati di
tempo e muschio sono i suoi. Lo sono anche le catacombe di Nostra Signora della
Notte che riecheggiano perfettamente le Catacombe dei Cappuccini palermitane,
con la bara piccina di una bambina bionda che lì sembra dormire di un sonno
eterno. Lo stesso Borgo di Salimarr nelle sue architetture, i profumi e la
cucina, ricorda la Sicilia Araba
e il suo sovrano ha il titolo di Viceré; Delamàr invece possiede un riflesso
della Napoli Borbonica e, nell’Ordine della Chiave, è citato il suggestivo
Cimitero delle Fontanelle con i suoi teschi da “adottare”. Altieres invece si ispira al sud degli Stati Uniti.
Sono una grande appassionata di Southern Gothic e ho voluto omaggiare il
genere.
2-
Uno dei punti focali della storia è
fortemente connesso alla Cittadella e al Presidio ma le informazioni in merito
possono essere solo desunte da frammenti presenti nei libri, quindi ancora
molti elementi sono in ombra. Vorresti raccontarci meglio la magie del Presidio
e la sua storia?
La
storia del Presidio è quasi tutta contenuta nell’Ordine della Penna dove si
spiega l’origine di questa confraternita studentesca e come abbia le sue radici
dove la storia del Continente si fonde con il mito e la leggenda. Il Presidio
aveva il nome completo di Presidium Libertatis, perché lì si erano
asserragliate le orde demoniache – che in seguito sarebbero state conosciute
semplicemente come Presidialia – nella loro battaglia contro il genere umano
quando si giunse alla guerra che avrebbe significato la distruzione per l’una o
per l’altra razza. Le creature del Presidio sono di indole malvagia, resistenti
al dolore, alla morte, immuni da pietà e compassione, per questo nella storia
del Continente hanno formato l’esercito più irresistibile, sanguinario e
distruttivo per questo il popolo li definisce, semplicemente, “demoni”. In
principio la loro forma può essere diversa: animale, umanoide, ibrida, nebbia o
semplice spirito. Posso essere qualsiasi cosa, assumere forme per metà umane e
per metà animali come appaiono nei bassorilievi sulla facciata della Cattedrale
dei Frati Neri, possono controllare gli umani con vari livelli di possessione
provocando un sonno comatoso, infermità fisica e mentale, fino ad arrivare a
manovrarli come burattini. Nessuno può controllarli, tranne gli Evocatores come
Eloise Weiss e Clarisse Granville, l’Ordine della Spada può bandirli dalle
terre umane mentre l’Ordine della Croce è l’unico che possiede il potere di
distruggerli…
3-
Uno dei miei personaggi preferiti è
sicuramente il giovane erede di Aldenor, Axel Vandemberg, puoi raccontarci
qualcosa in più dello stato che un giorno diventerà suo?
Aldenor
è lo stato più antico Stato Nazionale del Continente e una volta lo riuniva in
tutta la sua interezza – da Aldenor stessa fino alle estreme Nazioni
meridionali. È un regno dalle temperature gelide, montagne e mari ghiacciati,
fiumi che scorrono sotto strati di ghiaccio e ponti di marmo candido. È
ordinata, fatta di simmetrie. Avevo scritto un pezzo, nell’Ordine della Chiave,
in cui avevo cercato di racchiudere il senso dei paesaggi urbani Aldenorenses e
il significato che avevano nella cultura del suo popolo. Non ricordo se è
caduto sotto la mannaia di Pamela in tutto o in parte però qui potrebbe servire
allo scopo:
“L’immensa
mole marmorea del Teatro, snelle colonne che alleggerivano i piani superiori e
angeli dalle ali spiegate che dispiegavano pergamene di musica nel vento,
formava un semicerchio che abbracciava la piazza prospiciente. Rispecchiava il
gusto ingegneristico e lo spirito architettonico delle Nationes settentrionali, l’ampio respiro degli
infiniti porticati a colonne che correvano lungo le piazze e gli edifici che
disegnavano il profilo del cielo con linee pure e razionali.
Axel
a volte si soffermava a riflettere su quell’amore per le simmetrie, il dominio
sui volumi, la volontà di imbrigliare lo spazio in una bellezza razionale, di
ricamare l’aria con merletti di marmo e inseguire, senza tregua, un ideale di
perfezione. Una sensazione di orgoglio mista a inquietudine allora si
impossessava di lui, spingendolo a chiedersi se davvero nel principio che lo
aveva generato fremesse quel desiderio di controllo, la volontà di racchiudere
il mondo in contorni leggiadri per lasciarlo sbocciare sotto le sue mani”.
Aldenor
è sontuosa, fatta di marmi e dorature e imponenza; ogni cosa che la riguardi
porta con sé il senso di una sovranità antica quanto il mondo, di eserciti
valorosi, flotte intrepide e regnanti illuminati. Infatti, quando l’Impero
raggiunse la sua massima estensione territoriale, i Vandemberg ne effettuarono
la divisione costituendo in Stati Nazioni le sue province, nominando sovrani i
vassalli che le governavano in loro nome. Per questo motivo solo Aldenor si può
fregiare del titolo di Nazione Sovrana mentre le altre monarchie del Continente
prendono il nome di Reggenze, tranne quella di Salimarr che per tradizione è
governata da un Viceré.
4-
Due temi costantemente presenti nei
libri sono quelli della vita e della morte che si rispecchiano nei luoghi
descritti: l'ospedale in bilico, il cimitero pieno di pericoli provenienti dal
mondo del Presidio, le cripte, tutti luoghi che Eloise visita e vive a modo
suo. Queste varie ambientazioni sono per tua volontà luoghi così intrisi di
significati oppure è stata la storia e il personaggio di Eloise che ti
hanno trasportato in questi posti così oscuri?
Eloise è un medico e che
significato abbia questa scelta per la sua natura di Evocatore è chiaro sin
dall’Ordine della Spada e anche il modo umile in cui svolge le sue mansioni
come semplice scholara della Societas di Medicina. Per il resto non mi ero mai
soffermata a guardare le cose dal punto di vista di questa domanda. Nei miei
libri vita e morte sono indissolubilmente legate ed entrambe portano lati
oscuri e luminosi, si mescolano in varie combinazioni, da dei a semidei, a
immortali per natura o per Seconda Nascita da vampiri, casi speciali come
Alexis, l’umano senza età nutrito con sangue di vampiro fino a che la sua
crescita non si è arrestata. I cimiteri hanno un grande significato perché
oltre a essere i luoghi della memoria sono anche lo scrigno dei segreti di chi,
adesso, ospitano nel sonno – più o meno – eterno. All’interno di un cimitero
convivono i secoli e il bene e il male e ciò che è umano e ciò che non lo è
più. Eloise come Evocatore e quindi sensibile a tutti i luoghi di passaggio, ne
sente sicuramente l’impatto più di molti altri.
Voglio ringraziare Virginia per la sua disponibilità e non vedo l'ora di poter leggere il suo prossimo libro!
La serie è composta da:
Black Friars. L'ordine della Spada (QUI la recensione)
Black Friars. L'ordine dellaChiave (QUI la recensione)
Black Friars. L'ordine della penna (QUI la mia recensione)
Black Friars. L'ordine della Croce (pubblicazione prevista per luglio 2013)
Spero che questa intervista vi abbia incuriosito e interessato e voglio ricordarvi il prossimo appuntamento il 19 giugno sul blog Liber
Arcanus!