Fidenza, la glande.
Da ieri sera, 26 giugno 2015, Fidenza non è più il "baricentro" del "più vasto territorio che comprende più di 100.000 abitanti". L'orgoglio di una città che avrebbe voluto essere riferimento territoriale si scioglie in una faida in cui tradimenti, prese di distanza, proclami insensati trovano giusta collocazione.Questa l'immagine simbolo della serata consiliare.
Durissimo l'intervento del Presidente Amedeo Tosi
sul modo in cui l'operazione Terre Verdiane è stata gestita.
L'articolo completo è nel numero in edicola della Gazzetta di Parma, comprandolo e leggendolo avrete fatto un investimento civico e culturale. Avrete così anche la fresca notizia che "la guerra continua", ma contro l'irriducibile zanzara tigre che è unica ormai a far caso alla nostra città. Prendo l'occasione per informarvi che in concomitanza a questo articolo in Comune si sta decidendo il taglio dei platani di via IV novembre e di un tratto di Via Porro. La "missione" a questo punto è veramente compiuta. In termini militari possiamo dire che, dopo la storica e fascista della "Guerra alle Mosche", ora questa con le zanzare attende una definitiva vittoria che rinnovi i fasti dell'orgoglio borghigiano. Tralascio i commenti che leader e comprimari hanno postato su FaceBook: spazzatura. A questo punto Fidenza abbandonata la "famiglia alllargata" dell'Unione Terre Verdiane pensa a Salsomaggiore, matrimonio in odore di gender o meretricio poco importa. E profetica più che mai appare questa immagine in cui le due città appaiono accomunate come testimonial del centro commerciale del casello autostradale.
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