Oggi, 30 Giugno, vi faccio vedere uno smalto che, purtroppo, non mi piace un granché. Si tratta di uno smalto della L’Oréal, il Resiste&Shine 187, Mandarin. Perché non mi piace? Ve lo spiego dopo il salto.
Cominciamo subito dicendo che questo smalto si trova nella mia collezione solo perché è un regalo.Come molti di voi sapranno, la L’Oréal è la maison cosmetica che più di tutte spinge perché resti in vigore la sperimentazione animale. Al grido di “Innovazione e Bellezza”, propongono un ideale macchiato di sangue che, per me, è inaccettabile, al punto che la boicotto ormai apertamente. I suoi smalti, oltretutto, hanno sempre avuto un gravissimo difetto: avere dei colori meravigliosi, ma con delle formule indecenti. Spesso e volentieri, finivano per seccarsi dopo due o tre utilizzi, e a giudicare dal costo non proprio economicissimo, non mi sembra il migliore biglietto da visita per una casa il cui slogan è “Perché io valgo”.
Ma veniamo al nostro amico Mandarin. Si tratta di uno smalto che dovrebbe durare fino a sette giorni sette senza sbeccature, senza sbiadire ed è anche arricchito al Titanio, per garantirci unghie più resistenti e compatte. Dove sta il problema? Fa parte della collezione estiva dello scorso anno, che proponeva colori forti e accesi (giallo, arancio, rosa acceso e turchese, se non erro), ma già allora mi aveva dato grossi problemi. Non asciugava MAI. Era fluido come e più del magma e pur applicandolo la mattina alle dieci, mi ritrovavo coi segni delle lenzuola il giorno successivo. Inaccettabile. Così, l’ho riposto in un cassetto, scordandomene, ed ho pensato di ritirare fuori questo signorino visto che il colore di quest’anno è il Tangerine Tango. Almeno secondo i tipi della Pantone.
Il colore è bellissimo. Nulla da eccepire, e sta bene anche alle mozzarelle refrattarie al sole come la sottoscritta. È la formula che non va. Il signorino si è fatto una curetta di qualche goccia di diluente, una bella agitata capovolto e poi via sulle unghie, ma nonostante tutto, non va.
Un disastro.
Lo smalto scende a goccioloni grossi come la pioggia di Novembre, non si stende con fluidità, e, orrore degli orrori, quando asciuga (SE asciuga) fa le bolle. Il mignolo della mano destra, che non ho fotografato per pietà, sembrava avesse l’acne giovanile. L’ho tenuto addosso giusto il tempo di scattare queste foto e poi via, anche perché si è rovinato subito. Peccato, perché il punto di arancio è davvero bello. Pazienza.
Vi lascio le foto, giudicate voi.
La canzone di oggi? Trattandosi del color mandarino, non poteva che essere questa:
Acque pacate e dolci risate finché non ci rincontreremo
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake