Buongiorno a tutti! Finalmente torno in una collocazione mattutina, sulle tanto amate pagine del Signor Ponza. Mi piace l’idea che mi abbiate immaginato in vacanza in un luogo paradisiaco a riposar le natiche sotto il sole. In realtà stavo solo cercando di sopravvivere ai drammi che quotidianamente mi sconvolgono l’esistenza. Non a caso ve ne parlo. Quando il Signor Ponza, nella figura del Signor Ponza, mi ha detto che toccava scrivere qualcosa di nuovo io ho un po’ esitato. Ero in assoluto vuoto mentale. Vuoto che come potete notare dal mio blog (clicca qui e diffondi il verbo
persiste da un po’ di tempo a questa parte. Per questo mi sono messo lì a riflettere su cosa potesse incentrarsi la nuova e tanto attesa rubrica in questione. Ovviamente, siccome non sono per niente una persona egocentrica e perché in realtà non so far altro che parlare dei fattacci miei, eccomi arrivare subito alla soluzione. La scelta di questo titolo, ovviamente dettata da una nota canzone, è anche riferita al fatto che ho la drammatica attitudine a diventare una crocerossina e una sorta di zerbino per quegli uomini che in qualche modo mi vengono a stuzzicare. (Leggasi donnamerda inside). E siccome oramai ho trent’anni fatti e posso permettermi di giocare a fare la Carrie Bradshaw di Piazza Sempione con più oculatezza che mai, ho deciso di condividere con voi queste drammatiche esperienze, perché non avrò sicuramente trovato l’uomo giusto, ma almeno apro gli occhi a tutti voi, indirizzandovi su quelli che sono da dimenticare ASAP. Detto ciò vi lascio al primo essere da tenere bene a mente ed evitare, visto che la sintassi non mi sta già più assistendo.L’organizzatore di orge
Qualche tempo fa mi sentivo con un ragazzo molto carino. Sulla soglia dei trent’anni (per cui coetaneo), un buon lavoro, indipendente forse anche più di me, viveva anche da solo. Insomma una marea di dettagli che innescavano del giubilo in me. Tra i suoi hobby c’erano il calcio la domenica, la palestra tre volte alla settimane e l’organizzare orge. Cosa? Non avete mai sentito di un ragazzo gay a cui piace il calcio? Strano. No, ok, non vi torna il dettaglio delle orge. Ho cercato di fare lo gnorri. Be’, obiettivamente anche a me non mi ha sconquifferato dal primo istante. Dopo una grande scopata degna di nota, (l’ho segnata sul calendario) si avvicina all’orecchio e mi dice sussurrando: “Devo chiederti una cosa… (pausa riflessiva con sorriso beffardo annesso). Ma… mi vergogno”. Non ti preoccupare, lo incalzo. Io già pensavo ad un discorso pregno di emozione su quanto si trovasse bene con me. #EINVECE “Senti a me piace organizzare orge. Mi piace farlo perché non mi è mai dispiaciuto il sesso di gruppo. Saresti d’accordo se ne organizzasi una con te?”.
Panic! Lì per lì ho tergiversato adducendo una delle scuse più banali del mondo, “Devo pensarci…”. Poi nell’intimità della mia stanza verde mi sono messo seriamente a riflettere sui pro e contro di questa proposta.
Pro
- AMPLIARE LE PROPRIE AMICIZIE
- CONDIVIDERE DI UNA PASSIONE
- ROMPERE LA ROUTINE
- FARE ATTIVITÀ FISICA
- ACCRESCERE LA PROPRIA AUTOSTIMA
- FARE SESSO
Contro
- NON SI FANNO ORGE CON CHI DOVREBBE ESSERE IL TUO +1
- AUMENTO DELLA GELOSIA
- ADDIO AUTOSTIMA
- GESTIRE TROPPI CAZZI
- ANSIA DA PRESTAZIONE
Ok. Questa cosa dei pro e dei contro non mi ha minimamente aiutato, anche perché in realtà, dopo una settimana, alla stessa domanda da parte sua mi sono sentito rispondere “OK. Senza problemi. Ho già fatto delle orge, ma ecco, questa volta sarà sicuramente diverso”. Esterrefatto. Di me stesso. Neanche a dirglielo: la sera dopo lui era già super organizzato con ben altre quattro persone. Bene. Arrivo in anticipo con l’intento di fargli cambiare idea. Non chiedetemi perché. In realtà sono arrivato secondo. C’era questo “suo amico” che era già venuto per l’appuntamento. Vabbè il mio intento è fallito miseramente. Mi sono fatto un caffè e mi sono fumato una sigaretta, ma di lì a poco tutti gli invitati al party sono arrivati e la festa è iniziata subito. Immaginate uno che sta in mezzo al mare e non sa nuotare, ci sono dieci persone che lo guardano e nessuno gli passa un fottuto salvagente. Ecco, mi sentivo esattamente così in quel momento. Per di più lui era in altre faccende affaccendato ed io mi trastullavo principalmente con gli altri. Gente che non conoscevo affatto. Una chiara esecuzione dal vivo del concetto SFIGATA ORRENDA. Ovvero io. Finita la festa, e quando tutti gli invitati se ne sono andati, io avevo lo sguardo teso e perso nel vuoto. In realtà pensavo che avrei potuto sopperire a qualsiasi tipo di richiesta. Che ne so, magari avrei accettato di gran lunga un sesso a tre per soddisfare una qualsiasi fantasia. Anche se in realtà cambiava solo il numero dei partecipanti. Ma comunque non vi era il tempo necessario ad arrivare ad una simile richiesta. “Che hai?” mi chiede neutralizzando ogni riflessione. E lì, miei cari sono partito.
“Che ho? Non credo che questa cosa di oggi sia una situazione fattibile. Che io posso portare avanti con naturalezza. A me non va di avere una persona accanto che ha questo tipo di hobby. Non perché ci sia qualcosa di sbagliato, che sia chiaro, ma semplicemente perché non era quello che avevo pensato per me. Insomma, lo so che non siamo fidanzati, però andava tutto bene, fino a quando non hai tirato fuori questa cosa. Ed io non posso permettere che succeda di nuovo.”
Lui mi ha guardato attonito e ha detto: “Peccato. Ne avevo organizzata un’altra per domenica prossima. Ecco vorrà dire che non è il caso che ci vediamo ancora, adesso mi toccherà anche disdirla.” Ah ecco. Come previsto nella mia testa gli avevo dato un dito e lui si era già preso un braccio. Inevitabilmente però l’ho guardato schifato e volevo continuare a urlare qualsiasi cosa contro. Poi, in realtà, mi sono dovuto arrendere al fatto che avevo davanti l’ennesimo stronzo che aveva sviluppato ben altri problemi. Chiusa la porta mi sono sentito in dovere di cancellarlo immediatamente da ogni tipo di rubrica o social che fosse. Ero nero. Ma anche sollevato.
La morale: si risolvono i problemi di ogni genere. Si passa sopra a tante cose. Ma non all’inaspettata e sempre presente voglia di organizzare orge. Soprattutto se quello poi dovrebbe essere il tuo fidanzato. Tenetelo a mente.
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Il post L’organizzatore di orge, scritto da Annabelle Bronstein, appartiene al blog Così è (se vi pare).