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L'origine del peccato

Creato il 29 dicembre 2012 da Labellaeilcavaliere
Liliana Marchesi
L'origine del peccato Titolo: L'origine del peccato
Autore: Liliana Marchesi
Editore: Youcanprint Self – Publishing, 1 settembre 2012
Pagine: 284
Formato: Rilegato

Devo ammetterlo, quando ho iniziato le prime pagine ho temuto che non lo avrei apprezzato del tutto, perché sembravano esserci tutti gli stereotipi di uno young adult.
E invece l’autrice ha saputo uscire dai soliti schemi, ha trattato con originalità quelli che sono gli elementi di questo genere e li ha plasmati in modo efficace.
A narrare le vicende è la stessa protagonista, Angeline, che si è trasferita con il fratello Adam nelle Highlands e non ricorda nulla della sua vita precedente al suo arrivo lì, sa solo quello che le ha raccontato Adam, ovvero che i loro genitori sono morti in un incendio.
Tutto procede tranquillamente fino a che in città non arriva il circo e Angeline incontra Mael, un affascinante lanciatore di coltelli, che sembra sapere molte cose su di lei.
Da quel momento in poi vi è un susseguirsi di eventi che porteranno alla scoperta dell’identità della ragazza e del suo passato.
L’origine del peccato è riuscita a sorprendermi, divertirmi e avvolgermi nelle sue atmosfere. Mi è piaciuta molto l’ambientazione scozzese (per cui ho un debole) e l’autrice ha saputo offrire un’immagine ben delineata dei paesaggi e dei luoghi in cui si muovono i protagonisti.
Anche i personaggi sono ben caratterizzati, Mael ha avuto la mia approvazione dal primo momento in cui è apparso, mentre per Angeline ho provato sentimenti altalenanti. Il mio preferito però rimane Nimue, l’ho trovato pungente e adorabile allo stesso tempo, anche se non credo sarebbe contento di essere definito così…perciò che nessuno glielo dica!
Ho storto un po’ il naso al formarsi di un triangolo. Ormai l’ho detto e ripetuto che non sono un’amante di questo poligono in campo sentimentale. Eppure ho ripensato alle vicende della protagonista, alla sua situazione, e mi sono resa conto che ci sta, non poteva essere altrimenti. Ha tutto il diritto di essere confusa, anche se avrei volentieri fatto a meno di certi suoi pensieri… a un certo punto le avrei dato una botta in testa. Sei indecisa? Allora stai ferma e rifletti! Per fortuna è arrivata anche lei a pensarla nello stesso modo.
Il punto dolente è la conclusione. Sono bastate le quattro parole finali a mandarmi in blackout totale. La mia espressione appena le ho lette era da immortalare, ma per fortuna non c’erano testimoni (niente da fare, ragazze! Non avrete materiale da ricatto!).
Viene lanciata con molta nonchalance una bomba di proporzioni colossali e io mi sono trovata a fremere per la voglia di leggere il seguito (c;ome sa bene Amaranth, che si è sopportata i miei deliri…).

Angharad
Questa recensione partecipa a Hogwarts Reading Challenge.

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