Magazine Diario personale
Molto tempo fa un fratello e una sorella vivevano in un grande villaggio dove c’era una “casa dei canti” in cui ogni notte la sorella si divertiva con i suoi compagni di giochi. Una volta in cui tutte le luci erano state spente, un uomo entrò nella casa e la possedette. La giovane non riuscì a capire chi potesse essere l’uomo, ma decise di scoprirlo. Si cosparse perciò le mani di fuliggine, così che quando l’individuo tornò la notte successiva a possederla, restò macchiato di una traccia nera. La fanciulla scoprì che si trattava di suo fratello. Alquanto adirata, la giovane si tagliò le mammelle e gliele gettò dicendo: “Dato che ti piacciono tanto, mangiale”. Il fratello a sua volta si adirò e prese a inseguire la sorella che nel frattempo era uscita dalla casa tenendo in mano un tizzone ardente per farsi strada. Anche il fratello si procurò un pezzo di legno bruciante, ma durante l’inseguimento cadde e la sua fiaccola si spense. Così, girando intorno alla casa, a un certo punto i due giovani si sollevarono in aria e continuarono a girare e girare. La torcia accesa della sorella divenne il sole e quella del fratello, quasi spenta, divenne la luna.