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L’oro come strumento di legittima difesa

Da Metallirari @metallirari

oroIl prezzo dell’oro rappresenta un vero e proprio referendum di mercato sul valore della carta moneta e sullo stato di salute dell’economia mondiale. Dal 2002 al 2011 il prezzo è passato dai 200 dollari/oncia ai 1.900 dollari/oncia, un segnale evidente che le cose non vanno bene per l’economia globale. L’oro ha sempre funzionato come una macchina della verità per il sistema politico che vuole creare l’illusione di poter creare ricchezza dal nulla per ingannare gli elettori e ricavarne consenso.

La recente discesa delle quotazioni al di sotto dei 1.400 dollari/oncia, potrebbero far pensare allo scoppio di una bolla e al ritorno dell’economia su una strada virtuosa e di sviluppo, grazie agli interventi monetari delle principali Banche Centrali. Purtroppo la situazione è molto diversa e le politiche adottate negli ultimi anni di stampare carta moneta stanno peggiorando la situazione.

Le politiche economiche keynesiane non hanno funzionato nel 1930, e non stanno funzionando ora. Il Segretari del Tesoro e amico personale di Franklin Roosvelt, presidente degli Stati Uniti durante la Grande Depressione, disse dopo aver stampato carta moneta per aiutare l’economia: “Abbiamo tanti disoccupati quanti ne avevamo all’inizio della recessione, ma con una quantità enorme di debito in più”. Oggi, ironia della sorte, ci troviamo nella stessa situazione.


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