L'oscurantismo letterario nelle recensioni su Goodeads e Amazon

Creato il 28 novembre 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario
Pubblicato da Gabriella Parisi Potremmo più dire su Goodreads — il social network interamente dedicato ai libri —, se un libro non ci è piaciuto, cosa non va e assegnargli una sola stellina? Forse, finché ci limiteremo a scrivere le recensioni in italiano, perché la maggior parte degli utenti, essendo anglofona, non capirà quel che abbiamo scritto, quindi la nostra recensione non potrà ricevere i voti che magari meriterebbe dalla community di Goodreads (purtroppo!) 
Il 13 agosto 2012 Otis Chandler — il «papà» di Goodreads — ringraziava i 10 milioni (che nel frattempo sono diventati 12) di utenti così:
Thank you for choosing to spend time with us on Goodreads: sharing your love of reading, discovering new ideas, and telling your friends about your experience. We love your passion, your smart, thoughtful, and creative reviews, and your belief that reading books makes the world a better place.
Grazie per aver scelto di trascorrere il vostro tempo su Goodreads: per condividere il vostro amore per la lettura, per la scoperta di nuove idee e per raccontare agli amici la vostra esperienza. Amiamo la vostra passione, le vostre recensioni intelligenti, ponderate e creative e la vostra convinzione che leggere libri renda il mondo un posto migliore.
A quanto pare, alcune recensioni non sono state considerate sufficientemente ponderate, perché alla minima lamentela da parte dell'autore (che, quando si è visto rifilare 1 stellina per un suo libro è andato a piangere dalla mamma), sono state retrocesse — sebbene abbiano un punteggio di gradimento più alto, che permetterebbe loro di essere visualizzate ai primi posti — o, addirittura, nascoste e sono visibili solo agli amici. Di contro, recensioni senza reali motivazioni ma con 5 stelline, scritte sulla fiducia da utenti che magari non hanno neanche letto il libro, sono salite in vetta alla pagina del libro in questione. Ma, se nel caso precedente a essere offeso era solo l’autore, in questo caso dovrebbero essere indignati tutti gli utenti che si affidano a Goodreads con fiducia!

Durante l'estate 2012 è scoppiata un'accesa polemica con alcuni autori e relativi fans che si sono riuniti per combattere i recensori (considerati dei bulli), diventando, a loro volta, dei veri e propri stalker dei suddetti recensori. A loro volta i recensori hanno creato un blog di risposta. Una vera e propria guerra, insomma, dove si rischia di perdere di vista il vero scopo di Goodreads che non è solo quello di tenere in ordine le proprie librerie ma di scoprire nuovi libri e nuovi scrittori, scambiarsi opinioni, valutare gli aspetti positivi e negativi di un libro prima di decidere se acquistarlo o meno. Senza togliere che ciascuno di noi ha un proprio gusto personale e una propria opinione e che — se anche mi posso divertire a leggere una recensione negativa — non necessariamente, leggendo quello stesso libro, avrò la stessa opinione di chi l’ha scritta! Magari è proprio l'ironia di quella recensione che mi renderà curiosa e mi spingerà a comprare proprio quel libro. Se invece — come è accaduto ripetutamente — gli autori dei libri in questione intervengono piccati sulle recensioni negative, potrei — in qualità di utente — valutare un tale sfoggio di suscettibilità a loro sfavore e forse mi passerebbe la voglia di regalar loro i miei soldi.
Una recensione negativa non è la fine del mondo. Anche se non contiene alcuna critica costruttiva. E non si tratta certo di bullismo. Ma, naturalmente, l’interesse di Goodreads fa pendere l’ago della bilancia dalla parte degli autori e delle case editrici, che spesso sponsorizzano il sito.
Intanto sono stati presi provvedimenti: sono state pubblicate nuove regole generali da seguire nelle recensioni, sempre tenendo presente che
Goodreads reserves the right to remove a review at any time for any reason. It is at our sole discretion and no one else's, that we decide when a review is against our guidelines.
Goodreads si riserva il diritto di eliminare una recensione in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo. È a nostra unica discrezione e di nessun altro decidere quando una recensione va contro il nostro regolamento.
Su Amazon è accaduto qualcosa di simile, ma il motivo è praticamente l'opposto. La questione riguarda, infatti, sempre l’eliminazione di recensioni ma stavolta lo si è fatto in massa, anzi, soprattutto quando i libri avevano ricevuto votazioni alte. Il problema si è verificato a causa dello scandalo delle auto-recensioni o recensioni scritte con account fake e Amazon ha deciso di rimuovere quasi automaticamente le recensioni legate ad «attività ad alto rischio di pubblicazione», ovvero recensioni relative a e-book Kindle autopubblicati, senza valutare quali fossero state scritte innocentemente e legittimamente e quali no. 
Sia nel caso di Goodreads che in quello di Amazon, dunque, l’utente in buona fede, rischierà di scoprire che la sua recensione è stata rimossa dal sito e — qualora volesse chiedere spiegazioni — riceverà una risposta nebulosa che non chiarirà il motivo dell’eliminazione.

E allora sapete che vi dico, cari utenti standard? D’ora in poi ci converrà valutare tutte le nostre letture con tre stelle. Del resto, si sa, in medio stat virtus. Così non daremo nell'occhio né fra i fanatici di Goodreads, che pretendono solo recensioni positive, né all'automatico «terminator» di Amazon a caccia di recensioni fake.

Ma sarà davvero la scelta giusta?

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