L'osservatorio di Via Amendola

Creato il 31 maggio 2011 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Il vicolo è limitato da una parte dal muro del Palazzo Comunale dall'altra prima da una serie di negozi poi da alcuni bar che, senza soluzione di continuità, occupano anche metà del vicolo stesso. Sullo sfondo si intuiscono le fatiscenti  costruzioni di Piazza Verdi che la sinistra aveva deciso di privatizzare anche a costo di far carte false e che oggi la destra vorrebbe semplicemente radere al suolo. Argomento di oggi degli avventori politicizzati (tutte le sfumature del rosso sono rappresentate) non poteva non essere il commento alla grande vittoria della sinistra lontano da casa e della destra nel vicino comune di Salsomaggiore. La soddisfazione si vede dalle facce (per ambedue le cose?) e si sente per il modo in cui i commenti che si sovrappongono.  Alla fine tocca ad uno del PD stappare lo spumante o meglio pagarlo in assenza di Carduccio, avventore politicamente atipico in Via Amendola, ma spesso presente, impegnato a festeggiare a Salsomaggiore. Commenti particolarmente interessanti, nessuno, d'altra parte il successo vendoliano a Milano e quello del candidato dipietrista di Napoli, nascono da un approccio politico-elettorale non tradizionale che dalle nostre parti è più appannaggio della destra che della sinistra. Quest'ultima per troppi anni è rimasta padrona della piazza oltre che di Via Amendola. D'altra parte i cambiamenti dell'umore politico italiano da molto tempo partono da Milano, e la vittoria leghista a Salsomaggiore non è che la coda del cambiamento precedente, maturato appunto dall'altra sponda del Po. Ma non c'è d'aver paura, difficile cambi qualcosa.

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