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L’ottavo, il nono, il decimo… nano!

Creato il 01 febbraio 2012 da Patuasia

Lavoyer è categorico: non si dimette. Secondo lui si tratta di una faccenda personale che non coinvolge le istituzioni. E’ sufficiente questa considerazione per avere l’esatta statura etica dell’uomo. Per lui deciderà oggi Rollandin e questo ci indica il tasso di autonomia e di etica politica dell’intero gruppo Fédération! La fiducia verso la politica è arrivata ai minimi storici e nonostante ciò i politici ancora non hanno preso coscienza della realtà e continuano a prenderci per fondelli. Dichiarano commossi il taglio dei loro stipendi, ma nella realtà non perdono un euro. Milioni di euro vengono intascati da partiti defunti e girati verso l’acquisto di appartamenti… e nessuno che ponga fine a questo furto, frutto di una leggina che prevede il rimborso delle spese elettorali fino alla fine della legislatura anche se questa viene interrotta. Ce la mettono proprio tutta per farsi odiare! Di politica ne abbiamo bisogno, ma non di questa! Occorre avviare una serie di riforme serie e pesanti, come sono pesanti i tagli economici nelle tasche degli italiani, per poter recuperare il necessario credito. Con i giochetti che ci prendono per imbecilli si rischia la catastrofe. I politici hanno delegato, per incapacità, i tecnici a risolvere l’attuale crisi e qualche segnale positivo si intravvede all’orizzonte, almeno sotto il profilo della credibilità. Questo li preoccupa, temono di perdere terreno e non hanno capito che lo hanno già e, forse, irrimediabilmente perduto. Se non cambiano stile, se non si danno delle regole forti transiteremo da uno stato democratico a uno tecnocratico e, considerato il livello attuale della democrazia, a me la cosa non spaventa.


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