Magazine Libri

L’ottavo pezzo del racconto di gruppo “Dark Agony”

Creato il 25 settembre 2012 da Evelynstorm

Ecco l’ottavo pezzo del racconto di gruppo, scritto da Viky Hachiko Lancione. Lo trovate pubblicizzato su “Passione Lettura”.

http://www.passionelettura.it/2012/08/01/dark-agony/

Ottavo episodio del racconto “Dark Agony”. L’autrice è Viky Lancione.

L’ottavo pezzo del racconto di gruppo “Dark Agony”
Non fece in tempo a formulare quel pensiero che Zancos le fu addosso, cogliendola di sorpresa. Aislin si ritrovò sbattuta a terra. Subito si rialzò e, ringhiando, corse al contrattacco. Sapeva che era una mossa suicida, ma se doveva morire, voleva farlo combattendo. Con i lunghi artigli gli sfregiò lo zigomo destro; gli occhi del demone divennero fuoco mentre l’afferrava per un braccio sbattendola ripetutamente a terra. Bret osservava la scena attonito. La sua Aislin aveva bisogno di lui. Guardò le catene che lo legavano e provò invano a liberarsi. Il demone prese Aislin e con un artiglio le tagliò la gola. Subito il sangue iniziò a sgorgare. A quella vista Bret sentì una rabbia mai provata prima. Tutti i suoi muscoli si tesero, sentì il sangue caldo ribollire in lui e, con un urlo disumano, spezzò le catene che lo tenevano prigioniero. Hammond sgranò gli occhi. Bret aveva risvegliato il demone in lui, cosicché lanciò in aria le catene con forza, le quali colpirono lo stesso Hammond facendolo cadere a terra privo di sensi. Ora era il turno di Zancos. Con un potente pugno nello stomaco, Bret allontanò il demone da Aislin. Poi lo colpì con un calcio in faccia; il demone non riusciva ad attaccarlo perché il giovane era troppo forte e veloce. Lo stese a terra con l’ennesimo colpo. «Ora tiraci fuori da qui!» disse, non riconoscendo la sua voce gutturale. Si voltò verso Aislin, non perdendo di vista il demone. Per fortuna le sue ferite si stavano rimarginando; Bret tirò un sospiro di sollievo. Aislin lo guardava con paura e rispetto; aveva gli occhi sgranati dallo stupore. Zancos provò ad approfittare di quel momento di distrazione per sferrare un attacco a Bret, ma lui si materializzò dietro il demone facendolo stramazzare definitivamente. «Dobbiamo andarcene, Bret, ora che sta calando il buio e non corriamo rischi.» Aislin si avvicinò ad Hammond ancora privo di sensi e gli prese dal collo una piccola chiave. «Siamo fortunati, guerriero. La furbizia non è mai stata una dote di Hammond. Ha rinchiuso l’incantesimo nella chiave. Andiamo!» Aprirono la porta con facilità e, al suo schiudersi, avvertirono che l’incantesimo era stato spezzato. Bret prese Aislin per mano e cominciarono a correre. Quando sentirono i ringhi che segnavano il risveglio dei demoni, avevano appena varcato la soglia del castello e correvano per uscire da Epping Forest. Stranamente nessuno li seguì, ma sapevano bene che i demoni non si sarebbero arresi così: la battaglia era appena iniziata. Aislin aveva capito il perché del rapimento di Bret. Gli lanciò un’occhiata; sembrava un’altra persona con quello sguardo sicuro di sé, il corpo più scolpito. Adesso che era così forte, cosa se ne sarebbe fatto di una vampira debole e rompipalle? Finalmente erano usciti dalla foresta e l’aria della sera solleticava le loro narici. «Andiamo a casa mia? Abbiamo entrambi bisogno di un bagno caldo» disse Bret. Aislin annuì e si diressero verso l’ormai familiare dimora. Quando giunsero davanti alla porta, Bret la aprì con un calcio ben assestato. Aislin si fermò sull’uscio.

«Che fai, non entri?» «Sai com’è, sono una vampira. Mi devi invitare ad entrare. Sino ad ora sono stata solo appollaiata fuori casa tua…» «Ehm, certo, entra pure!» le rispose Bret imbarazzato, ricordando il ragazzo che era stato sino a poche ore prima. Aislin andò per prima. Dopo le indicazioni dell’uomo riempì la vasca di acqua bollente e mise degli oli per profumarla. Si spogliò e si immerse sentendo un beneficio istantaneo. Chiuse gli occhi rimuginando sugli avvenimenti di poche ore prima “Chi lo avrebbe mai detto che Bret fosse un mezzo demone? Certo, avevo avvertito sin da subito un’alchimia speciale, ma sembrava un essere così indifeso” si ritrovò a pensare, ma fu interrotta da una voce. «Aislin, ti spiace? Non credo riuscirò ad aspettare per avere delle risposte.» Aprendo gli occhi, Aislin si trovò davanti il fisico statuario di Bret con solo un asciugamano legato alla vita. Deglutendo, rispose cercando di non far trasparire le sue emozioni: «M- mi sembra giusto.» Bret si sfilò l’asciugamano ed entrò inaspettatamente nella vasca con lei. Cominciò a massaggiarle delicatamente la schiena, mentre dava voce ai suoi dubbi: «Dunque, sono un vampiro? Com’è possibile? Ho bisogno di sapere.»

Prendendo un bel respiro, Aislin iniziò a parlare: «Tuo padre è uno dei vampiri più anziani esistenti. Vincent mi parlò della sua famiglia, come ti ho già accennato, e di quanto per la prima volta nella sua esistenza si sentisse innamorato. Credo gli costò molto lasciarvi. Già allora parlava di un allontanamento, sperando che suo figlio- tu- potessi vivere una vita tranquilla. Ma c’è di più…» Bret non parlava, fissava il vuoto ancora incredulo. Poi si riprese e disse: «Vai avanti, ti prego.» «Ci sono diverse classi di vampiri: quelli di nascita, nati dall’unione di due vampiri; quelli trasformati, quando un umano viene morso da uno di noi e i mezzi vampiri. La specie più rara, la specie vietata. Ci sono molti racconti a riguardo. Si narra che, in un passato lontano, le fazioni dei vampiri fossero in lotta per il dominio delle terre. Uno dei potenti, quello che voi conoscete come Vlad Dracul, scoprì il segreto per rendere i vampiri ancora più invincibili. Fu così che diede vita a un esercito di mezzi vampiri, nati dall’unione tra Vlad e donne umane.» Sentendosi spronata per l’ennesima volta dalla sguardo di Bret, la donna continuò: «Così egli riuscì a conquistare ogni terra su cui metteva occhio e a far diventare gli altri vampiri sue marionette. Solo molti secoli dopo i vampiri si ribellarono e riuscirono a sconfiggere i mezzi vampiri tendendogli una trappola. Queste sono solo leggende. Non credo che tuo padre sapesse a cosa andava incontro, lui è stato spinto solo dall’amore verso tua madre. Ma ora le cose stanno così. Bret, ora tu sei il più potente vampiro che esista sulla faccia della Terra.»



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :