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L’otto e il nove giugno tutti a Nizza per la corsa delle botti

Creato il 04 giugno 2013 da Sarahscaparone @SarahScaparone

storia

Foto tratta da corsadellebottinizza.it

È verso la fine dell’Ottocento che si sviluppa anche in Piemonte l’industria delle botti, strettamente connessa alla produzione di vino. Tra i maggiori centri, attivi sino alla metà degli anni Cinquanta, c’era la cittadina di Nizza Monferrato, mentre oggi è a Castell’Alfero che Gamba scrive la storia di questo settore. Nati come semplici operai, i fabbricanti di botti si trasformarono poco per volta in abili artigiani che tramandarono di generazione in generazione i segreti di questo mestiere ai propri figli. Le botti, realizzate generalmente in legno di rovere, rappresentavano il più grande recipiente a doghe maneggiabile da un solo uomo e utilizzato per il trasporto dei vini sui carri. Dalla capacità di seicento-settecento litri erano considerate ben fatte se dotate di otto cerchi di ferro più due centrali di legno.

Dopo essere state sostituite da recipienti in acciaio e vetroresina, le botti hanno perso nel tempo la loro primaria importanza ed anche il mestiere del bottaio è andato poco per volta scomparendo pur restando fortemente legato all’immaginario e alla tradizione locale.

albodoro

Foto tratta da corsadellebottinizza.it

Proprio per rievocare le gare che i garzoni delle botteghe (garsonet) facevano tra di loro quando consegnavano il vino alle famiglie del paese facendo rotolare le pesanti botti per strada, nel 1978 Nizza Monferrato ha ideato la Corsa delle Botti. Appuntamento annuale, sospeso per un certo periodo di tempo, è oggi una delle manifestazioni più apprezzate del territorio insieme a Nizza è Barbera, evento della seconda settimana di maggio dedicato alla Barbera d’Asti Superiore e alle altre tipologie piemontesi di questa DOC. Quest’anno l’8 e il 9 giugno la cittadina astigiana si anima dunque con l’originale corsa a cui partecipano ditte vinicole, cantine sociali e produttori della zona e dei comuni limitrofi. La competizione prevede, dopo un giro di qualificazione, la disputa delle semifinali e della finale; le squadre sono formate da tre o quattro spingitori, più un responsabile, che a turno possono spingere la botte dal peso di circa un quintale precedentemente pesata e marchiata per evitarne la sostituzione.

Anche Gattinara, comune del Nord Piemonte, da alcuni anni organizza una singolare Corsa delle Botti. Siamo in provincia di Vercelli in una delle terre vocate al vitigno Nebbiolo. Qui dove si producono da sempre grandi rossi della tradizione piemontese come Ghemme e Gattinata che nulla hanno da invidiare, se non forse la notorietà, ai cugini del Sud della regione, si corre una gara realizzata in notturna. La competizione con eliminatorie si disputa nel mese di settembre, possono concorrervi squadre maschili e femminili, ed è preceduta da una sfilata dei partecipanti nel centro storico.  La Corsa delle Botti di Gattinara dà abitualmente l’avvio alla celebre Festa dell’Uva che saluta l’inizio della vendemmia con la quale si producono anche in zona vini come Lessona, Bramaterra, Boca, Fara, Sizzano, Colline Novaresi e Coste della Sesia: piccole perle enologiche fortemente identitarie.


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