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#l’ottomarzo e la ciranda.

Da Suddegenere

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                                                  LA CIRANDA IN CALABRIA

<< L’8 marzo il Centro contro la violenza alle donne “Roberta Lanzino” invita tutte le donne della città di Cosenza e della provincia a partecipare a una grande “Ciranda”in Piazza XI Settembre alle ore 18.30.
Tutte insieme, mano nella mano, disposte in cerchio, andremo a sincronizzare i battiti dei nostri cuori per riprodurli attraverso il battito di mani e piedi e diffonderli intorno a noi.
Un grande cerchio di energie congiunte per darci forza e valore, un grande girotondo di donne contro una cultura che ci mortifica e che nella sua estrema espressione ci uccide.
 È importante essere presenti in tante e soprattutto puntuali per dare inizio ad uno straordinario rituale collettivo della “Ciranda” .>> 

I consultori non si toccano!

<< Ha dell’incredibile la notizia che ci viene dalla protesta di alcune future mamme, che dal prossimo 11 marzo chiuderà il Consultorio di piazza Santa Teresa.

Come collettivo che da sempre lotta sul territorio per l’affermazione dei diritti delle donne, esprimiamo grande preoccupazione perché l’Azienda Sanitaria Provinciale non ha reso note le motivazioni che hanno determinato questa scelta e perché riteniamo che, se il problema fosse dovuto all’inagibilità dei locali, che oltretutto è una situazione molto diffusa in tante altre strutture sanitarie, sarebbe stata individuata un’altra sede in zona..

Temiamo invece che la scelta di trasferire il personale in altre sedi, lasci intendere un ridimensionamento del numero dei consultori presenti in città, da 3 a 2, privando le famiglie, le mamme , i papà, i migranti e i giovani di un servizio sociosanitario pubblico molto importante.

In questi anni infatti, le competenze, l’esperienza degli operatori hanno creato sinergia con la scuola, il Terzo Settore, le Istituzioni per rispondere ai bisogni, creare benessere e promuovere una cultura di prevenzione ed educazione alla salute.  Tutto questo non sarà più possibile.

E’ importante invece, che il numero dei consultori pubblici in città non diminuisca, anzi essi dovrebbero essere riorganizzati e potenziati  in quanto  servizi di base essenziali per il benessere della comunità.

 La verità è che ormai da anni, è in atto un processo di stravolgimento del ruolo dei  consultori per come li abbiamo conosciuti e per come ce li siamo conquistati con la lotta delle donne.

In Calabria infatti, si evince la tendenza a medicalizzare questi servizi, farli funzionare cioè più come semplici ambulatori piuttosto che come punti di riferimento per la salute complessiva della donna e della famiglia, andando in direzione opposta a quanto previsto dalla normativa italiana e dalle raccomandazioni dell’OMS.  Addirittura la Regione Calabria ha bloccato la riqualificazione dei consultori, nonostante esista un finanziamento specifico, soffocando quindi con le difficoltà organizzative ogni esperienza positiva che pur continua a vivere sul territorio.

In un simile errato ordine di idee, questi servizi diventano più fragili, da tagliare, accorpare, senza considerare le conseguenze sulla salute.

Un’ennesima dimostrazione della distanza che c’è tra i bisogni della gente e le politiche sanitarie, tra cittadine/i e istituzioni.

 Noi pensiamo e proponiamo invece, che vada istituito un tavolo di lavoro dove discutere sul futuro dei servizi consultoriali, a partire dalla tipologia di interventi, le prestazioni effettuate, il personale necessario e prevedere una loro riorganizzazione all’interno di un piano più generale e integrato per la salute della donna, che coinvolga anche i poliambulatori e l’ospedale.

 Su questo ci impegniamo a costruire una strada comune con altre associazioni e ne daremo testimonianza anche questo 8 marzo aderendo alla “ciranda”  organizzata in piazza XI Settembre  dal Centro Roberta Lanzino, e chiedendo un incontro al Direttore Generale dell’Asp di Cosenza  proprio per l’8 marzo, perché anche il problema della violenza contro le donne che, come ci dicono i dati, avviene prevalentemente all’interno della famiglia, necessita di essere affrontato con determinazione e politiche adeguate sui servizi, rafforzando e migliorando la filosofia della prevenzione e del rispetto della salute delle donne e della coppia, garantendo  assistenza  medica, psicologica e sociale.

 Cosenza, 6 marzo 2013     Elena Hoo

                                                                                                Presidente Emily in Italia – Cosenza >>


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