Milano, sabato 08 marzo 2014, centro cittadino, metà mattina di un giorno di sole, mentre si consumano, prevalentemente per i bimbi ma non solo, gli ultimi scampoli del Carnevale (ambrosiano) e parallelamente si celebra la ricorrenza della “Festa della donna”, con numerose esponenti del gentil sesso che sgambettano in tutte le direzioni, munite orgogliosamente di rametto di mimosa, c’è chi sosta, con aria interrogativa e alquanto stupefatta, davanti a una vetrina di Corso Vittorio Emanuele, come dire il “salotto buono” della metropoli, o meglio, la “city”; incuriosita, mi avvicino, sulle prime sono indotta a pensare che il grande negozio di dischi e libri “Mondadori Multicenter” si sia ampliato, aggiungendo un ulteriore spazio espositivo ai suoi prodotti, ma mi rendo conto ben presto che così non è, la vetrina di cui si parla non è la sua prosecuzione e non gli appartiene ma è quella di uno dei negozi della catena di abbigliamento “Mo**vi”, che anziché essere allestita, come sarebbe logico, con manichini che indossano la collezione primavera- estate del “brand” alla portata di tutte le tasche o quasi, si è completamente trasformata, offrendo, differentemente, alla vista dei passanti, una scenografia che sembrerebbe perfetta per pubblicizzare i“casting” di “Amici”, infatti, su uno sfondo nero che copre tre lati del locale, si staglia una gigantografia di Alessandra Amoroso dell’altezza di almeno tre metri o forse più, la distinguerebbe persino, a notevole distanza, la “cecata” caricaturale del teleschermo dell’insuperabile Anna Marchesini, davanti al manifesto ci sono poi almeno una quindicina di microfoni provvisti di asta … e che c’azzecca tutto questo con la moda?
Basta entrare, sul bancone dell’esercizio commerciale sono sparpagliati tantissimi cartoncini che illustrano l’iniziativa, cliccando, a casa, sul proprio pc, sul “link” riportato su di essi “Mo**vilovesmusic” si legge un invito a partecipare a un concorso da cui potrebbero dischiudersi, per una delle otto fortunate finaliste (la competizione è da intendersi interamente “al femminile”, con scadenza il 13/05/2014), le dorate porte della notorietà, con possibilità di girare una “clip”, preludio, magari, chissà, in futuro, di un contratto favoloso con la nota “major” discografica facente parte della “partnership” che coniuga musica e “fashion” e ancora, per la vincitrice, vi sono capi del guardaroba “Mo**vi” per un valore complessivo di 1000 Euro in regalo e per finire, l’indimenticabile incontro con la Amoroso (con il racconto del quale strabiliare parenti e amici), madrina dell’evento, nel corso della “finale”, per iscriversi è sufficiente compilare un modulo “online” sul sito indicato e caricare il video di una propria “performance” canora, previsti inoltre premi minori sotto forma di “music card”, fino ad esaurimento scorte, per scaricare gratuitamente alcuni brani musicali, anche per le fortunate clienti della catena di negozi che dovessero raggiungere o superare un determinato importo, con i loro acquisti.
La Amoroso “imperversa” ovunque, in maniera insistita, esagerata, smodata, esasperata, unasovraesposizione che non ha pari, inutile tacciare da “malpensanti” chi lo sostiene, è una realtà di fatto, arduo riuscire a trovare suoi colleghi che “appaiano” più di lei, qualcuno di loro è stato “testimonial” di prodotti o servizi, ma in maniera, tutto sommato, contenuta e sobria, mai “smaccata” o pacchiana. Ci si chiede come mai, visto che viaggia (perché è così, no?) a colpi di multiplatini, ha ancora bisogno,dissimilmente da altri cantanti in analoga felice situazione, di ulteriore, continua, martellante, megalomane pubblicità? Non figura già in trasmissioni tv che realizzano una cifra oscillante fra i cinque e i sette milioni di “audience”, in tutte le principali radio, sulle copertine di tutte le riviste rosa?Andando avanti di questo passo, dove ce la ritroveremo? Sui biglietti della Lotteria Italia, sulle monete da 1 Euro, “immagine-simbolo” sui mega-cartelloni di Expo 2015?
Forse sarebbe il caso di darsi una regolata, perché la misura è veramente colma.
[Articolo a cura di Fede]