L'uccisione di due militari nel sudovest della Francia collegata all'omicidio di un militare a Tolosa. Stesse modalità, forse stessa mano. Le vittimedi origine nordafricana, i reggimenti impiegati in Afghanistan
Creato il 17 marzo 2012 da SamalosAncora non è possibile determinare se a uccidere sia stata la stessa persona, spiegano, ma le similitudini nel modus operandi sono evidenti: l'utilizzo di una moto scura di grossa cilindrata per avvicinarsi e poi fuggire, la scelta di una pistola calibro 11,43, la scelta come obiettivo di parà di origine nordafricana, i cui reggimenti sono di servizio in Afghanistan. Resta ancora da confermare invece la notizia, diffusa stamattina dalla radio France Info e subito balzata in testa a siti web e scalette dei telegiornali, che l'arma che ha sparato nei due casi sia la stessa: gli esperti, secondo quanto riporta la stampa transalpina, lo ritengono più che plausibile, ma il ministro dell'Interno Claude Gueant si è rifiutato di affermarlo ufficialmente, dato che ancora non sono stati completati i rilievi balistici. L'elemento più misterioso delle due aggressioni resta però il movente, su cui è ancora buio fitto. Non esiste infatti, ha precisato il ministro degli Esteri francese Alain Juppé, "alcuna specie di prova o indicazione" di legami tra gli omicidi e l'azione in Afghanistan dei reggimenti di cui facevano parte le vittime. Dichiarazioni in linea con quelle rilasciate ieri sera dal titolare della Difesa, Gerard Longuet, che invitava a considerare "tutte le piste" in un caso tanto complesso: "I motivi possono essere di natura estremamente differente - aveva spiegato - dal gesto individuale fino a qualcosa di collettivo e organizzato". Nel frattempo, l'esercito ha annunciato la messa in atto di misure straordinarie di sicurezza per i soldati di stanza nella regione Midi-Pyrenees, dove sono avvenuti entrambi gli attacchi: niente uniforme al di fuori delle caserme, e vigilanza rafforzata all'ingresso degli edifici, almeno fino alla fine delle indagini.
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