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L’ulivo del Gargano pone i suoi perché

Creato il 01 dicembre 2012 da Crono @Amaraterramia
L’ulivo del Gargano pone i suoi perché di Antonio Monte
L’albero dell’ulivo è il simbolo della vita, è resistente, secolare e non teme i temporali.
Le sue radici si adattano nel terriccio delle colline e delle pianure, nelle rocce tra le fessure.
E’ giovane e verde in ogni momento, forse, è il vero alleato del temibile tempo.
Se tenuto pulito e potato, ogni luogo diventa ordinato e l’orto del contadino si trasforma in un giardino.
Un vecchio detto non si smentisce : “più l’albero lo fai povero e più ti arricchisce”.
L’albero dell’ulivo è anche il simbolo della famiglia, non abbandona mai le sue foglie come i genitori non abbandonano i propri figli. I suoi frutti se curati con acqua, sale e finocchietto, diventano ottimo companatico, nutriente e perfetto.
L’olio derivato dalle olive, è stato merce di scambio dei contadini; un litro di olio, al tempo del baratto, veniva scambiato con tanta farina da riempirne un sacco….. L’albero dell’ulivo oggi si chiede:
Perché vengo abbandonato dal contadino?
Perché chi, tutto l’anno mi accudisce, sempre più s’ impoverisce?
Perché sempre aumenta il costo della spremitura?
Perché la sansa non si spreme abbastanza? Essendo un ottimo fertilizzante, perché non ritorna nel terreno del bracciante? Perché i contadini sono offesi, che le proprie olive dimezzano le rese?
Perché i nuovi macchinari vengono puliti con l’acqua corrente e l’olio galleggiante finisce in altro recipiente?
Perché in alcuni mulini, i noccioli separati, ottimi come fonte di calore, non ritornano dal produttore?
Perché l’olio del Gargano non è valorizzato come quello Ligure o quello Toscano?
Ma le olive sono dei mulini o dei contadini? Resto giocondo fintanto la bruschetta mi sponsorizza nel mondo.
O L I O  e  BRUSCHETTA
E’ tempo di storni e beccacce   In ogni mulino vi è un camino producono i forni più focacce   dove arde la legna pian pianino si consumano nei giardini   e per veder se il gusto piace per il pranzo corto dei contadini   si mette sulla viva brace che sulle scale coi rastrelli   il pane da fare abbrustolito fan cadere i frutti nei cestelli.   unto di olio appena uscito. E’ l’ultimo loro raccolto   Poi l’olio va nei vasi d’argilla bene prezioso dell’orto   che rafferma e distilla i movimenti son fatti con garbo   depositando il fondo delle olive si ha gran riguardo.   fino a diventar color biondo. Al frantoio vanno portate   L’alimento è antico e importante per  essere presto tritate   per condimento e conservante esce così l’olio nostrano   sul pane arso a fette il verde oro del Gargano.   fa prelibate le bruschette   bocconcini naturali e primitivi   presenti negli attuali aperitivi.
  

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