Magazine Cinema

L'ultima Casa a Sinistra

Creato il 09 novembre 2013 da Mattia Allegrucci @Mattia_Alle
L'ultima Casa a SinistraC'è del preoccupante nel riproporre vecchi titoli in salsa moderna, ma c'è anche dell'interessante, perché se da un lato i remake accantonano l'opera datata per svecchiarla e riproporla ad un pubblico che non se la recupererebbe mai (un po' per mancanza di voglia e un po' per mancanza di possibilità, vista l'incredibile difficoltà nel reperire certi titoli legalmente), dall'altro questi progetti hanno il pregio di ricordare a tutti gli spettatori che c'è stata una versione precedente, migliore o peggiore che sia, e che è nel loro interesse recuperarla o meno. In questo caso scordare l'opera del 2009 di Dennis Illiadis e cercare in tutti i modi di reperire questo esordio registico del 1972 di Wes Craven sarebbe la cosa più giusta da fare. L'ultima casa a sinistra fece un enorme scalpore all'epoca e divise la critica in due, incapace di capire quale fosse il vero obiettivo dell'autore, il quale racconta una storia molto semplice: una ragazza viene rapita, stuprata e uccisa; gli assassini si fermano per caso in casa della loro vittima e i suoi genitori, una volta scoperto il tragico fatto, decidono di vendicarsi sugli stupratori. Non c'è nulla da analizzare, nulla da descrivere, perché L'ultima casa a sinistra è una esperienza che va vissuta, e non si potrebbe fare altro che limitarsi a descrivere il proprio rapporto con questa pellicola, che presenta una forte critica sociale e anche un messaggio completamente negativo nei confronti dell'essere umano, sempre pronto a farsi trascinare dal vortice della vendetta anche in un mondo falsamente cristiano e pro-perdono dove invece vige ancora fortemente la mai accantonata legge del taglione. Ed è così che Craven fa lavorare i genitori della ragazza stuprata, punto forte di tutta la seconda parte della pellicola, giocando a fare a pezzi chi ha fatto a pezzi per primo e ad evirare chi ha usato il suo organo riproduttivo per violare con violenza una giovane e indifesa vergine in una delle più crudeli e forti sequenze del film: uno stupro ripreso da un piano sequenza che inquadra il volto del carnefice e quello della vittima durante l'atto sessuale, colpendo lo spettatore nel modo più crudo possibile, ovvero utilizzando gli occhi della disperazione di lei e la bocca animalesca di lui in un terrificante e violento connubio che spiazza e sconforta. Ma il film è zeppo di scene forti ed visivamente sconvolgenti, per cui gli appassionati di splatter anche un po' datati ne rimarranno soddisfatti e disturbati, perché la pellicola non è solo orrore gratuito e macabro, ma anche una concreta e demotivante riflessione sui pericoli del mondo contemporaneo, invisibili e indistinguibili, mascherati da giochi o scherzi ma sempre dietro l'angolo, dai quali ogni adolescente in cerca di ribellione dovrebbe guardarsi, non tanto per lui quanto per i suoi genitori. Ed è probabilmente questo il messaggio più importante e interessante che Craven vuole lanciare ai giovani, alcuni dei quali potrebbero essere stati suoi studenti (era insegnante prima di diventare regista): volete davvero che i vostri genitori si riducano così per una inutile ed evitabile sete di vendetta?
L'ultima Casa a Sinistra

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines