“L’ultima cena di Leonardo” : San Giovanni o La Maddalena ?……solo SATIRA

Creato il 22 agosto 2012 da Ignorante

 Che gioia quando si parte per un viaggio, che tristezza quando si ritorna… Mi consola il fatto che dal viaggio a Parigi ho ricavato utili elementi per poter realizzare l’articolo che segue:

La diatriba: Grazie al fantastorico successo di Dan Brown ”IL CODICE DA VINCI” si e’ sviluppato un dibattito sul tema L’ultima cena di Leonardo Da Vinci. Precisamente qualcuno tra cui anche il “premio Nobel” Dario Fo ritiene che l’apostolo raffigurato nel dipinto “L’ultima cena” (foto sotto) non sia “Giovanni” , bensi’ “la Maddalena”.

Gli scettici ovviamente solo a sentire tali tesi rompono piatti producono certificati svengono e soprattutto dileggiano l’opera del Brown considerandolo sgangherato ed altro. Posso dare un consiglio al pensiero Scettico: perche’ non bruciare pubblicamente il libro a mo’ di Savonarola.. Gli scettici innanzitutto dimenticano una cosa: il romanzo di Brown e ‘ un genere Fantastorico non e’ stato utilizzato dall’autore come tesi, Un libro dovrebbe essere valutato anche da i risultati Certo e’ che Il codice da Vinci ha realizzato quello che avrebbero dovuto gli storici dell’arte,ha coinvolto milioni di persone ad un dibattito culturale, molti sono stati stimolati ad avvicinarsi ai vangeli apocrifi, alla storia , all’arte…. in ogni modo ha riavvicinato milioni di persone alla bellezza del Ultima Cena e soprattutto noi italiani abbiamo riscoperto l’orgoglio di essere connazionali di un artista unico e raro tanto da essere stato adottato dai Francesi che se potessero ne cambierebbero la nazionalita’ a loro favore. Cerchiamo di capire qualcosa e risolvere il dubbio San Giovanni/Maddalena utilizzando tre capitoli iniziamo con:

La Gioconda e’ solo l’invenzione della Satira: Per poter riuscire a risolvere il mistero San giovanni/Maddalena presente nell’ultima cena di Da vinci, (Per mistero non intendo qualcosa di mistico relativo a Templari Massoneria e vari, ma appunto al fatto di non riuscire facilmente ad interpretare l’opera o personaggi presenti in esse.) Cerchero’ elementi presenti in altre opere del Maestro. Cioe’ se sono presenti elementi misteriosi simili all Ultima Cena   Be’ non potevo che considerare “La Gioconda” come chiave di volta per interpretare L’ultima cena Cosa significa interpretare un quadro da profano: semplice… l’emozione che provoca la visione del quadro stesso, rappresenta una propria personale interpretazione; quale emozione ha suscitato agli occhi dei miei figli, la Gioconda : L’incredulità Se osserviamo un particolare della Gioconda qui sotto

Abbiamo l’impressione che i suoi occhi ci seguono dappertutto, sia se ci muoviamo verso destra o verso sinistra, avremo i suoi occhi sempre addosso. Il suo sorriso qui sotto

Ride sorride e triste… ci da l’impressione di felicita’ o di malinconia Se consideriamo La Gioconda nel suo insieme…..

Sembra assistere ad una scena nella quale la Gioconda/Leonardo ci pone una sfida o trappola. Sembra affermare: io so cosa rappresento, tu non lo scoprirai mai E sa che l’uomo tentera’ di decifrarla infatti……..

Provocando un sacco di tesi : Qualcuno ipotizza che raffigurerebbe Caterina Sforza Qualcun altro sua madre Caterina Buti E qualcun altro la sorellastra Bianca Addirittura c’e’ chi ipotizza che sia un autoritratto di Leonardo sotto mentite spoglie….ma lasciamo questa ipotesi per riprenderla piu’ in la’. L’ipotesi piu’ probante e’ che Leonardo abbia voluto raffigurare Lisa Gherardini, cioè “Monna” Lisa (un diminutivo di “Madonna” che oggi avrebbe lo stesso significato di “Signora”), moglie di Francesco del Giocondo (quindi la “Gioconda“)La prova c’e’ la fornisce il Vasari che scrisse “Prese Lionardo a fare per Francesco del Giocondo il ritratto di Monna Lisa sua moglie, e quattro anni penatovi lo lasciò imperfetto. Vasari Giorgio (Arezzo, 30 luglio 1511 – Firenze, 27 giugno 1574) è stato un pittore, architetto e soprattutto storico dell’arte italiano. E’ anche grazie a lui che oggi possiamo meglio capire le opere di grandi pittori medioevali. Inoltre attualmente ci sono degli scavi atti a rinvenire le spoglie di tale Lisa Gherardini, cosicché la scienza ci potra’ dire con certezze se la modella del quadro la gioconda e’ realmente la già citata Monna Lisa Gherardini. A questo punto pongo un quesito: aver scoperto la modella significa aver posto fine al mistero? Perche’ in questo caso dovremmo considerare l’arte come macchina foto-riproduttrice. Siamo sicuri che Leonardo abbia gentilmente fatto un quadro dedicandolo a Lisa Gherardini? O e’ piu’ idoneo ipotizzare che la modella Monna Lisa sia stato un utile aiuto al Maestro per realizzare un personaggio o un idea che va aldila’ del modello.

Soffermiamoci a capire il miracolo di assistere alla visione della Gioconda.

E’ come se fossimo all’interno del pensiero di Leonardo al momento in cui egli abbia progettato mentalmente la stessa

Da qui e’ facile interpretare il mistero Monna Lisa: E’ proprio la confusioni di ipotesi molte delle quali sfiorano la leggenda a farmi stabilire con certezza che Leonardo voleva rappresentare una sola e semplice idea: il mistero Ma basterebbe leggere “Le Facezie”, un libro mai pubblicato da Leonardo per capire il lato scherzoso o meglio sarcastico o satirico del Maestro. possiamo farcene un idea con questa battuta o aneddoto inserita nelle facezie:

[La lavandaia e il prete] …..Una lavava i panni e pel freddo aveva i piedi molto rossi, e, passandole appresso, uno prete domandò con ammirazione donde tale rossezza dirivassi; al quale la femmina subito rispuose che tale effetto accadeva, perché ella aveva sotto il foco. Allora il prete mise mano a quello membro, che lo fece essere più prete che monaca, e, a quella accostatosi, con dolce e sommessiva voce pregò quella che ‘n cortesia li dovessi un poco accendere quella candela.

E palese la satira espressa nei confronti del mondo clericale Ma non solo, Leonardo e’ stato autore anche di indovinelli o profezie scritte, non perche’ si riteneva un profeta, ma forse solo per fare previsioni basate sulla sue esperienze. Il lato satirico di Leonardo fa supporre che egli abbia voluto introdurre aspetti satirici anche nelle sue opere.

La Gioconda secondo il mio parere rappresenta la piu’ grande burla fatta a danno dell’uomo anticipandone le facezie umane, nello sviluppare tesi assurde sull’opera e a complicarsi la vita alla ricerca di elementi ,quando magari la soluzione del mistero Gioconda e’ semplice e alla portata di tutti. Possiamo quindi introdurre l’elemento satirico nella Gioconda e adattarlo anche per l’altro dipinto che ci interessa L’ultima Cena. L’ultima cena Dario Fo Vs Scettici: Per avallare la mia idea o teoria sulla Gioconda e di conseguenza su L’ultima Cena, ho cercato personalita’ importanti che hanno in qualche modo similitudini con il Grande Leonardo Da Vinci. Non potevo che accostare la figura del Sommo Artista al Premio Nobel “Dario Fo’” : soprattutto e’ simile lo stesso atteggiamento dissacratorio che hanno entrambi nei confronti del mondo clericale in particolar il Primato papale. Non solo, e’ lo stesso Dario Fo che partecipa alla querelle San Giovanni/Maddalena aderendo alle tesi di Brown e’ cioe’ che il personaggio dell’ultima cane altro non e’ che la Maddalena . Apriti cielo…. E’ ovvio che cio’ ha scatenato le ire delle frangie piu’ estreme del pensiero scettico. Fin quando le tesi Maddalena e’ citata in siti o riviste esoteriche la cosa non ha particolare valore, ma se un premio Nobel aderisce a queste tesi, il fatto si fa grave, e quindi per il pensiero scettico tutto cio che rimane della considerazione di Fo e’ solo un gran rumore di cocci rotti, oltre al fatto che incredibilmente per gli scettici il grande Fo sarebbe vittima delle tendenze esoteriche Inoltre il pensier scettico consiglia a Dario Fo di non lasciarsi suggestionare dalla trama di uno sgangherato thriller fantastorico di successo ma di ricercarne l’interpretazione nei testi religiosi….. Quando vogliamo avvicinarci a personaggi come Dario Fo dovremmo farlo con la massima umilta’ , Infatti il Nobel non e’ un concorso a punti, no viene dato a persone che hanno realizzato qualcosa di speciale tale da meritare un premio cosi’ prestigioso.

Interpretare il pensiero di Dario Fo’ senza averne letto o assistito alle sue opere e come leggere la Divina Commedia ,senza considerare la personalita’ di Dante e il periodo storico in cui visse. Il pensiero scettico e’ forse troppo giovane per ricordare l’opera di Fo nel combattere credenze o idee esoteriche, ma soprattutto nel dissacrare i principi clericali della dottrina cattolica cosi gravemente da essere censurato e emarginato eternamente dal palcoscenico televisivo. La sua cultura in ambito filosofico delle religione cattolica e’ alla pari dei migliori teologi o filosofi cattolici. La differenza sta proprio nel fatto che egli abbia studiato la religione per provare le falsita’ del primato Papale, mentre il secondo per accertarne e giustificarne il potere dello stesso .

Le ire del pensiero scettico producono solo incoerenze : le teorie di Brown circa Maddalena non provengono da leggende esoteriche o altro, bensi’ dal vangelo apocrifo di Filippo che precisamente afferma : Gesù baciava sulla bocca Maria Maddalena. Da questo specifico, alcuni hanno teorizzato che Gesù, o si sposò, o comunque ebbe relazioni amorose. In tali ipotesi la sposa risulta essere sempre Maria Maddalena. Queste teorie contrano con il pensiero gnostico nel quale il bacio non aveva un significato erotico, era mera espressione di comunione, di fratellanza e di certezza Inoltre L’apocrifo, descrive che : «la compagna del Salvatore è Maria Maddalena, Cristo la amava più di tutti gli altri discepoli e soleva spesso baciarla sulla bocca». Ma per lo stesso vangelo, il bacio sulla bocca è un segno rituale comune anche agli altri personaggi infatti : «il Logos viene da quel luogo, egli nutre dalla sua bocca e sarà perfetto. Il perfetto, infatti, concepisce e genera per mezzo di un bacio. È per questo che noi ci baciamo l’un l’altro. Noi siamo fecondi della grazia che è in ognuno di noi». Della redenzione degli eletti. In questo caso la Maddalena e’ un apostolo a tutti gli effetti e quindi se Leonardo avesse voluto rifarsi a tali vangeli avrebbe come dovuto disegnare la Maddalena?

Un bacio accettato dai Frati

La cosa incoerente del pensiero scettico e che per rafforzare le tesi contrarie alla presenza di ufo in alcuni quadri precisamente nel quadro di Mainardi –Jacopo del Sellaio La madonna e San Giovannino.

si rifà allo pseudo vangelo di Giacomo. Precisamente il pensiero scettico, mentre controbatte l’ipotesi ufologica cioe’ che il duo Mainardi –Jacopo del Sellaio(non si sa bene chi e’ l’autore) abbiano voluto rappresentare ne La madonna e san giovannino (qui sotto indicato col cerchietto rosso un avvistamento UFO),

sostenendo che in realta’ gli autori abbiano voluto disegnare proprio una descrizione fatta dall’apocrifo Protovangelo di Giacomo della natività in cui non compaiono angeli ma una “nube luminosa”, e’ incoerente nel considerare l’ipotesi Maddalena derivata dal vangelo apocrifo di Filippo, una tendenza esoterica. Si sbalordisce alle affermazione di Dario Fo che stabilisce quale Maria Maddalena, il personaggio rappresentato nell’ultima Cena , seduta di fianco a Gesù o addirittura abbandonata tra le sue braccia. Secondo lo scettico pensiero ,possibile che nessun religioso si sarebbe accorto di un quadro cosi lontano dai valori cattolici?

Avrebbe superato indenne la censura o condanna clericale?

La frase “abbandonata tra le sue braccia” cioe quelle di Gesu ‘ non puo’ essere considerata qualcosa di negativo , anzi esalta ancor di piu’ le virtu’ di Fo’. E’ una prova che il premio assegnatogli non e’ dovuto al caso, perche’ utilizza il termine abbandonata come doppio senso per assegnare al temine abbandonata o un valore dissacratorio, o un semplice concetto cattolico :l’abbandono, l’abbraccio a Gesu’, e’ un concetto dottrinale che e’ ampiamente evidente nella “preghiera dell’ abbandono”.

Dal punto di visto cattolico significa rimettersi a Gesù, perché lui solo operi per il bene dell’uomo. Per tanto dare un significato materiale ad una dottrina cattolica e’ un espediente sarcastico e dissacratorio del concetto religioso.

Quindi se Leonardo avesse voluto rappresentare l’abbandono, di cosa si dovrebbero scandalizzare i religiosi.. di una dottrina religiosa? L’abbandono cosi come il bacio non e’ un concetto lontano dai valori cattolici ed e’ ampiamente raffigurato da famosi pittori

Le ricerche scettiche: Le ricerche degli scettici atti a sviluppare ipotesi tali da vanificare le tesi Maddalena hanno portato a dei risultati molto interessanti Primo si sono posti il problema: ma se Leonardo avrebbe voluto rappresentare la Maddalena nell’ultima cena San Giovanni apostolo che fine avrebbe fatto? Inoltre si e’ scoperto che il modello utilizzato dal pittore sarebbe, anzi e’ Gian Giacomo Caprotti, detto “Salaì”. Il ragazzo di bottega o aiutante di Leonardo . Essendo il Salai un uomo e’ facile sostenere che il personaggio dipinto da Leonardo in quanto maschio altro non e’ che Giovanni l’apostolo. Fine…. No anzi tali ricerche o giusto quesito potrebbe avvalorare ancor di piu’ la tesi di Brown/Fo: Riguardo al secondo quesito circa l’assenza di Giovanni . E’ possibile rispondere con una tremenda domanda: Siamo sicuri che Giovanni sia Realmente esistito?

Non esistono riferimenti archeologici diretti (come epigrafi) riferibili con assoluta certezza alla vita e all’operato di Giovanni, e nemmeno riferimenti diretti in opere di autori antichi non cristiani. il quarto vangelo non nomina mai l’apostolo Giovanni ma solo come “Discepolo che Gesù amava”. D’ altra parte Maddalena e’ considerata dal vangelo apocrifo di Filippo il “discepolo che Gesù amava” (Gv13,23;19,26;20,1-10;21,7;21,20). Da qui l’ipotesi estrema, che in realta’ San Giovanni e’ Maddalena sotto mentite spoglie.

Uno scambio di identita’ voluta dalla prima comunita’ cattolica comunemente maschilista, messo in atto per stabilire la supremazia maschile nella Chiesa. E’ ovvio che non sia stato l’unico ad aver fatto questa ipotesi ,ma anche alcuni studiosi come Ramon Jusino, identificano Maddalena, come autrice del Quarto Vangelo. Lo stesso pensiero scettico ritiene improbabile un inserimento di una donna nell’ultima cena: come avrebbe potuto giustificare tutto cio’ Leonardo alle autorita’ ecclesiastiche? Semplice ricorrendo ad uno stratagemma ,prendendo a modello una persona ,appunto Il Salai che aveva caratteristiche fisiche e bellezza vicino ai canoni femminili, cosi come descritto dal Vasari: l’artista “prese in Milano Salaì Milanese per suo creato, il quale era vaghissimo di grazia e di bellezza, avendo begli capegli, ricci et inanellati” Cio’ e’ evidente in un ritratto di Leonardo fatto proprio al Salai

In tal modo a qualsiasi religioso che gli avrebbe contestato la presenza femminile nel quadro, Leonardo poteva giustificarsi provando con certezza che il modello utilizzato nell’Ultima Cena era uomo.

D’altra parte poteva trasmettere alla gente comune l’impressione di aver voluto rappresentare la Maddalena. Comunque sia, il mio scopo e’ quello di risolvere il Mistero Maddalena/San Giovanni e non affrontare tematiche religiose se mi sono dilungato, e’ proprio per far capire che le teorie Maddalena non sono proprio tendenze esoteriche.

Personalmente penso che l’ipotesi Brown/Fo’ non e’ valida, questo non utilizzando quadri quadretti e personali interpretazioni di testi sacri ma appunto studiando la personalita’ di Leonardo Come scienziato mi pare difficile supporre che si interessava a temi metafisici e molto astratti Ma anche come uomo e’ da considerare una persona molto pratica, caratteristica evidenziata nelle sue invenzioni, non futili ma atte a soddisfare esigenze pratiche. Non solo, nella vendita’ dei quadri si dimostro’ abile commerciante ,rivendendo alcune opere di scarso valore a prezzi esagerati per quell’epoca. Una persona che odiava cosi’ profondamente la chiesa e i suoi dogma si interessava di vangeli apocrifi ?

Finalmente la mia ipotesi : In ogni caso da quanto sopra scritto posso ricavare Tre elementi IL Salai- Il sarcasmo    dal pittore nei suoi quadri non solo nella Gioconda, ma anche nel cenacolo, inserendo, cioe’ elementi da destare diverse interpretazione allo stesso modo del grande Fo’  e L’odio verso la Chiesa, provata dall’eterno Vasari per il quale:  «tanti furono i suoi capricci, che filosofando de le cose naturali, attese a intendere la proprietà delle erbe, continuando et osservando il moto del cielo, il corso della luna e gli andamenti del sole. Per il che fece ne l’animo un concetto sì eretico, che è non si accostava a qualsivoglia religione, stimando per avventura assai più lo esser filosofo che cristiano Ma non solo sue note mostrano chiaro il disperzo sul mondo clericale : sui preti che dicono messa: «Molti fien quelli che, per esercitare la loro arte, si vestiran ricchissimamente, e questo parrà esser fatto secondo l’uso de’ grembiuli»;sulle chiese: «Assai saranno che lasceranno li esercizi e le fatiche e povertà di vita e di roba, e andranno abitare nelle ricchezze e trionfanti edifizi, mostrando questo esser il mezzo di farsi amico a Dio»;sul vendere il Paradiso: «Infinita moltitudine venderanno pubblica e pacificamente cose di grandissimo prezzo, senza licenza del padrone di quelle, e che mai non furon loro, né in lor potestà, e a questo non provvederà la giustizia umana» o anche «Le invisibili monete [ le promesse di vita eterna ] faran trionfare molti spenditori di quelle»;o sui conventi: «Quelli che saranno morti [ i santi ], dopo mille anni, fien quelli che daranno le spese a molti vivi [ i frati ]»; o ironizza sui riti: «Quelli che con vestimente bianche andranno con arrogante movimento minacciando con metallo e foco [ il turibolo con l'incenso ] chi non faceva lor detrimento alcuno» e sulla devozione delle immagini: «Parleranno li omini alli omini che non sentiranno; aran gli occhi aperti e non vedranno; parleranno a quelli e non fie lor risposto; chiederan grazie a chi arà orecchi e non ode; faran lume a chi è orbo». Da questi tre elementi posso stabilire qual’e’ l’elemento dissacratorio inserito nell’ultima cena Questo e’ sotto gli occhi di tutti ,ma forse non e’ stato considerato dagli esperti, a lor parere, per evitare di offendere o portare pregiudizio al valore del Grande Leonardo L’omosessualità’ di Leonardo: Non solo e ‘ palese in cio’ che afferma lo scettico pensiero “Il ragazzo andò a bottega da Leonardo che aveva 10 anni e all’epoca della realizzazione dell’Ultima cena ne aveva tra i 14 e i 17. L’artista nei suoi appunti ne parla continuamente, anche in termini negativi dicendo che è «ladro, bugiardo, ostinato e ghiotto» e «ruba li soldi». Ma Leonardo lo tiene lo stesso con sè. Vasari scrive che l’artista “prese in Milano Salaì Milanese per suo creato, il quale era vaghissimo di grazia e di bellezza, avendo begli capegli, ricci et inanellati, de’ quali Lionardo si dilettò molto; et a lui insegnò molte cose dell’arte, e certi lavori che in Milano si dicono essere di Salaì, furono ritocchi da Lionardo”. Qual’era il motivo che spingeva Leonardo ad usufruire di un garzone ladro, ostinato e bugiardo, semplice c’e’ lo dice vasari :perche il pittore era attratto dalla sua bellezza femminile I caratteri femminili si notano nel ritratto fatto da Leonardo al Salai

Se non sapeste che fosse un uomo come interpretereste questo personaggio ?

Certa è la denuncia del 9 aprile 1476, nella quale il ventiquattrenne Leonardo, a Firenze, fu’ accusato d’aver sodomizzato un giovane prostituto “Jacopo Saltarelli” da questa denuncia fu comunque assolto, qualcuno sostiene per aiuti dall’alto, qualcuno altro perche’ la denuncia era anonima e a quel tempo la giustizia non accettava denunce di questo tipo

Prima di continuare ad esporre questa interpretazione e necessario spiegare che aver descritto la presunta omosessualita’ di leonardo non ha scopo di fare discriminazioni sessuali o raccontare scandali erotici ma solo come elemento da cui deriva l’interpretazione A differenza degli altri autori che hanno dipinto Giovanni nell’ ultima cena e che hanno voluto evidenziare e rappresentare logicamente le caratteristiche della giovinezza di Giovanni (alcuni esempi sotto)

Leonardo ha voluto evidenziare non solo la stessa ma anche i caratteri femminili la bellezza di natura femminile Dalla foto qui sotto e’ palese non solo che il “Giovanni” ha caratteristiche femminili ma anche gli atteggiamenti sono simili a quelli di una donna

E’ assurdo pensare che Leonardo odiando profondamente la chiesa possa avere avuto la tentazione di dissacrarla? utilizzando ciò che meglio sapeva fare: dipingere , e quale massimo elemento dissacratorio poter inserire nelle sue opere se non l’ omosessualità rappresentato dal Salai che sia per le gia’ citate caratteristiche fisiche sia per i strani rapporti con Leonardo rappresenta agli occhi dello stesso un icona omosessuale L’omosessualità che ancora oggi per la chiesa rappresenta un tabu insormontabile a questo punto utilizzo il cosiddetto full-Rouge, la chiave di volta della Gioconda e’ precisamente l’ipotesi qui sotto rappresentata

Cioe’ che il personaggio rappresentato nella Gioconda altro non e’ che Leonardo travestito da Monna Lisa. Quindi un altro elemento di omosessualità e satirico presente in un’altra opera che puo’ ancor di piu’ avallare la mia ipotesi.

La mia e’ forse una ipotesi folle, ma il fatto di contribuire ad un dibattito puo’ solo far del bene all’arte e alla cultura, non credo di aver espresso idee esoteriche, premesso che tale termine ha un significato dispregiativo Concludo volendo complimentarmi con un blog cui non faccio nome per rispetto del proprietario in cui si e’ sviluppato un dibattito molto civile su tale tema: Il mio sogno e’ appunto un dibattitto che rispetti l’intelligenza altrui senza offese e varie In ogni caso piango perche’ probabilmente la mia e’ stata l’ultima visita che ho fatto a Parigi. Mi rimane solo il suo profumo e le note di A Paris ADIEU Paris

Il Giocondo d’Autore.


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