Magazine Ecologia e Ambiente

L’ultima interessante indagine di Ecobarometro

Creato il 11 ottobre 2010 da Lorenzo_gigliotto

L’ultima indagine di Ecobarometro, un istituto che redige rapporti periodici di tematiche sull’ambiente, l’ecologia e quant’altro, ha messo in evidenza il fatto che gli italiani guardano al futuro con preoccupazione, e al primo posto delle preoccupazioni ci sono il lavoro e l’ambiente. Quello che colpisce dell’indagine è che, se da un lato non era difficile prevedere che il lavoro fosse in cima alla lista (per l’88,1% degli italiani), d’altro canto gli stessi si sono mostrati molto più lungimiranti, preoccupandosi dello stato di salute del pianeta e di come i loro figli lo troveranno in futuro. Riportando il sondaggio, “più di 7 italiani su 10 sono preoccupati per l’inquinamento e per lo spreco di risorse che derivano da scelte vecchie, dalla mancanza di coraggio e di innovazione”; il pacchetto dei problemi ambientali si colloca a quota 71,9%, prima ancora del terrorismo e della guerra (23%) e della debolezza della classe politica (24,6%).
Ancora una volta, il ruolo chiave è giocato dalle fonti rinnovabili. Sempre dall’indagine di Ecobarometro, l’indice di gradimento vede al primo posto il solare, seguito da eolico e idroelettrico. E il nucleare? Qui, entrano in gioco i pregiudizi e la disinformazione: solo il 30% delle risposte è a favore e si scende al 25% se la prospettiva è quella di una centrale atomica nella regione in cui si vive. Ma se la preoccupazione è quella di ridurre il gas serra (perché attualmente è questo il problema maggiore per l’ambiente) bisognerà per forza di cose ridurre del 50% le emissioni di CO2 dovute al settore energetico e solo in un modo questo si potrà fare: il nucleare dovrà produrre il 25% dell’elettricità mondiale, come avevano affermato l’International Energy Agency (IEA) e la Nuclear Energy Agency (NEA), le due principali agenzie energetiche dell’OCSE, a giugno di questo anno.
Insomma, da parte degli italiani le buone intenzioni ci sono così come l’apertura verso le innovazioni. Ma come si fa a produrre energia necessaria per il paese solo con eolico, idroelettrico e solare? Non si può. Le fonti di energia elencate, da sole non bastano a sostenere i consumi. L’errore per eccellenza è quello di etichettare il nucleare come una fonte inquinante, ma questo non ha senso soprattutto se si parla di rinnovabili come unica ancora di salvezza. Lo schieramento “no al nucleare” tira in ballo i famigerati rifiuti nucleari, ma non si pensa mai all’occupazione del territorio da parte delle varie tecnologie eoliche, solari e idroelettriche che, se usate troppo estensivamente, lo stesso avrebbero un notevole impatto ambientale negativo. Bisognerebbe dire agli italiani che si può tranquillamente dire sì al nucleare e sì alle ecoenergie, senza dover per forza scegliere.



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