L’ultima lezione. La vita spiegata da un uomo che muore di Randy Pausch

Creato il 27 febbraio 2011 da Nasreen @SognandoLeggend

Randy Pausch:

fu professore di informatica, interazione uomo computer e design presso la Carnegie Mellon University.Pausch si è laureato inInformatica alla Brown University ed ha conseguito il suo Dottorato in Scienze Informatiche alla Carnegie Mellon University (CMU). È stato co-fondatore, insieme a Don Marinelli, dell’Entertainment Technology Center (ETC) e ha creato un corso denominato Building Virtual Worlds presso la CMU, insegnandovi per dieci anni. È stato Presidential Young Investigator della National Science Foundation, e un membro della Lilly Foundation Teaching Fellow. Ha passato un anno sabbatico tra la Walt Disney Imagineering e la Electronic Arts (EA). Pausch è autore o co-autore di 5 libri e oltre 70 articoli, e il fondatore del progetto software Alice. Nel 2006 gli viene diagnosticato un cancro al pancreas e i medici gli diedero dai 3 ai 6 mesi di buona salute, è rimasto attivo fino alla fine del 2007 . É morto il 25 luglio 2008

Titolo: L’ultima lezione. La vita spiegata da un uomo che muore
Autore: Randy Paush, Jeffrey Zaslow
Serie: #
Edito da: BUR
Prezzo: 9,00 €
Genere: Narrativa, Educazione
Pagine: 232 p.
Voto:

Trama:

Nell’agosto 2007, il professor Randy Pausch ha saputo che il cancro contro il quale combatteva era incurabile e che gli restavano pochi mesi di vita. Ha scelto di lasciare subito il suo lavoro all’università per stare vicino alla moglie Jai e ai loro bambini. Prima, però, il 18 settembre 2007, ha tenuto davanti a 400 studenti e colleghi la sua “ultima lezione”, intitolata “Realizzare davvero i sogni dell’infanzia”. Con ironia, fermezza e coraggio, ha ripercorso le tappe della sua esperienza, e il suo discorso è una testimonianza toccante e profonda di una vita resa straordinaria dall’intensità con la quale è stata vissuta. Da quel giorno, milioni di persone hanno visto su internet l’ultima lezione di Randy Pausch. Oggi quel testo, ampliato e arricchito, diventa un libro capace di parlare al cuore di ciascuno individuo. Pausch non vuole rivelare il senso della vita; più modestamente, mostra perché vale la pena vivere.

Citazioni: Sto per morire e mi sto divertendo. E continuerò a divertirmi ogni giorno che ancora mi resta da vivere. Perché non c’è un altro modo per farlo.

Mi lamentavo con mia madre di quanto fosse difficile quell’esame all’università, e di quanto fosse spaventoso. Lei si inclinò verso di me, mi diede un buffetto sulle spalle e mi disse: «Sappiamo bene come ti senti, tesoro, ma ricorda, tuo padre alla tua età combatteva contro i tedeschi».

Quando sbagli chiedi scusa! Una buona scusa è formata da tre parti: “Mi dispiace”; “Era colpa mia”, “Cosa posso fare per rimediare?”. La maggior parte della gente salta la terza parte; è da questo che puoi capire chi è sincero.

Recensione:

Non c’è molto da dire su questo libro, in realtà parla da solo. Molti lo hanno cestinato dicendo “è la solita americanata”, ma io vorrei dire a quelle persone, se foste sul punto di morire cosa fareste per lasciare un’eredità ai vostri figli? E se foste degli insegnanti e la vostra vocazione fosse quella di incoraggiare i giovani, cosa vi inventereste per poter continuare a lasciare un segno nelle vite degli altri?

Credo che Randy Pausch abbia trovato il modo non solo per essere ricordato, dai suoi figli ( che era ciò che più gli interessava) e da molti altri, ma anche quello di protrarre la sua vocazione e il suo impegno per ogni persona che prenderà il mano il suo libro e ne leggerà anche solo una parte. Non sto qui a dire che questo è un libro che cambia la vita ma che semplicemente aiuta a riflettere un po’ su noi stessi e sul nostro rapporto con gli altri e soprattutto su quello con i nostri sogni.

Questa lettura non è mai noiosa, mai triste e non c’è vittimismo o moralismo in queste righe, non vedo neanche un eccessivo sforzo a sembrare felice, è semplicemente la storia di un uomo che sa che deve morire e ha deciso che l’unico modo per vivere la vita che gli resta è essere onesto con se stesso, accettare quello che gli sta succedendo e divertirsi. É così semplice e diretto, ispirato, intriso di verità, un libro per tutti che va riletto nei momenti di apatia, perché ti ricorda quanto è importante il tempo, quanto sono importanti i sogni anche se non si realizzano. Con la finta di gambe migliore di tutti i tempi, il Prof. Pausch ha giocato la morte: ripetendo in continuazione di aver accettato la fine del suo tempo, ha dato al suo lavoro e alle sue idee l’eternità.


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