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L’ultima serata all’HUB

Creato il 24 giugno 2011 da Albino

Femminismo asessuante
Stamattina leggevo questo articolo. Penso che questo sia un classico esempio di femminismo esasperato e L’ultima serata all’HUBbacchettone, di quello un po’ acido e vendicativo, avete presente? Io trovo che questa immagine sia fresca, simpatica e innocente, e se devo essere sincero l’idea che mi viene e’ piu’ quella di una ragazza che sta uscendo con le amiche il sabato pomeriggio che quella di un’olgettina sul palo di palazzo Grazioli. Non ci vedo nulla di discriminatorio, nulla di sessuale.
Io capisco tutto, ma adesso in nome della parita’ dei sessi vediamo di non passare dai culi al vento delle veline all’asessuare le donne pur di non discriminarle. Voto 2 all’articolo, suggerisco alla giornalista di farsi una bella seduta terapeutica per scoprire i suoi traumi nascosti, o in alternativa una sana scopata per scaricare la tensione.

Siam pronti alla morte, l’Italia chiamo’
Ieri tanto per cambiare sono finito all’HUB di Shibuya con gli amici, per l’ultima grande serata a birrozze e cuba libre. Fantastici i giappi che ci hanno provato con le tipe sedute di fianco a noi, si sono stretti a coorte e poi le hanno accerchiate. Entrambe guardavano in basso mentre loro le incalzavano di domande. Poi naturalmente se ne sono andati con le pive nel sacco.

Le trombogiappine.
Nel frattempo noi si parlava della notizia del giorno, tipo del mio amico che ha deciso di smettere di tradire la morosa. L’ultima volta che siamo stati allo stesso hub aveva una lista di ben 12 trombogiappine 12, ma (dice) ha chiuso con tutte. Sono tre settimane che non esce dal seminato: resistera’? (secondo me, no). Grandissima quella di venticinque anni che il giorno uno gli aveva detto “voglio solo trombare”, il giorno due gli ha detto “ti amo”, e ieri sera dopo mesi in cui lui se l’era data a gambe gli ha scritto (in diretta) “you are not that into me, are you?”. Get the fuck out of here, lol.

L’ultima serata all’HUB

Striscia di Gaza.
Notabile anche la disquisizione ad alta voce e in inglese di albino sulla depilazione pubica delle asiatiche, salvo poi scoprire che una tipa che stava a poca distanza era piegata in due dal ridere. A volte mi capita di dimenticare che all’hub tutti e tutte parlano inglese. Belli soprattutto i confronti tra i vari slang, tipo per lo stile che io chiamo “striscia di Gaza”, e che il mio amico americano invece chiama “Hitler”.

Poi verso mezzanotte e mezza sono tornato verso casa a recuperare il sacco della terra, e mi sono fatto una camminata lungo il Meguro river camminando lungo l’aiuola e incrociando solo salaryman alticci e barcollanti. Un bel buco sul fondo e via, la terra non e’ piu’ un problema. Missione compiuta.

Vado a pulire il frigo va’, che oggi pomeriggio se lo vengono a portar via.

Meno un giorno al trasloco, by the way. Da oggi – credo – non ho piu’ internet, posto solo via iphone. E dal 27 al 30 mi sa che non posto del tutto.



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