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L’Ultimo Cosmonauta (di Alaistair Reynolds)

Creato il 19 febbraio 2013 da Mcnab75

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L’Ultimo Cosmonauta
di Alaistair Reynolds
Delos Books Editore – Odissea Fantascienza
120 pagine, 10.80 euro (cartaceo) 4.99 euro (ebook)

Sinossi

Un ex astronauta è in fuga nel gelo della notte siberiana. È vestito solo con un pigiama e un logoro cappotto. Lo stanno inseguendo e sa che molto probabilmente lo prenderanno molto presto.
Qualche anno prima: una piccola capsula russa con tre uomini di equipaggio vola nello spazio interplanetario. La sua missione è indagare l’oggetto misterioso comparso in orbita attorno al sole. Chiaramente artificiale. Una sfera nera, enorme, con la quale non è possibile comunicare.
L’ultimo cosmonauta (Troika, 2011), romanzo breve finalista al Premio Hugo e al Premio Locus, è un approccio del tutto originale al tema del primo contatto, una storia ricca di suspense, colta e affascinante. Una meditazione sul tempo, la storia e la natura stessa dell’individuo.

Commento

Il tema del “grosso oggetto volante non identificato” che raggiunge il nostro sistema solare è diventato un classico della fantascienza.
Potrei citare tanti film e libri col medesimo soggetto di questa novelette (defizione su cui torneremo presto), ma il primo che mi viene in mente è senz’altro Space Vampires, pellicola tratta dall’omonimo romanzo di Colin Wilson.
Del resto, se ci pensate, l’idea è di per sé affascinante. Se un domani gli astronomi dovessero comunicare al mondo l’esistenza di un corpo celeste sconosciuto, di origine artificiale, grande più o meno come mezzo continente, sospeso nello spazio… beh, la nostra prospettiva delle cose cambierebbe radicalmente. Prima di tutto perché sarebbe la prova definitiva sull’esistenza di un’altra civiltà senziente ed evoluta, tra l’altro in grado di raggiungerci.

In questo L’Ultimo Cosmonauta l’autore, Alaistair Reynolds, decide di stare al gioco e di scrivere una storia molto in linea di cliché del soggetto in questione. Le varianti ci sono, ma sono di natura distopica. In un mondo del prossimo futuro s’intuisce un mondo occidentale ridotto alla depressione economica da un’infinita crisi finanziaria globale. Due sono le superpotenze che se la cavano decentemente: la Cina e la Russia. Quest’ultima è tornata ai tempi del comunismo ed è dominata dal Secondo Soviet, un totalitarismo perfetto, in cui Internet è stato abolito e in cui lo Stato pensa a tutto, e atutti.
Tocca proprio ai russi spedire nello spazio una missione in grado di penetrare i misteri della Matrioska, un misterioso oggetto volante comparso 44 anni prima nel sistema solare, grande come la Tasmania, di chiara origine non naturale, e apparentemente inerte.

Il racconto alterna due piani temporali: quello presente, in cui l’unico cosmonauta sopravvissuto alla missione (ora rinchiuso in un sanatorio) cerca qualcuno a cui rivelare il segreto scoperto all’interno della Matrioska, e l’altro, quello passato, in cui si rievoca la missione stessa.
La storia è ben narrata e dà quel che promette, né più né meno. Il finale, pur godibile, non rappresenta una particolare sorpresa per chi è appassionato del genere fantascientifico. Infatti il mistero della Matrioska si spiega con un’escamotage già visto in altre occasioni. Mi fermo qui, per non spoilerare troppo.

Quel che rimane da dire non coinvolge direttamente il valore del racconto, che definirei buono, bensì riguarda un aspetto molto pratico e materiale.
L’Ultimo Cosmonauta è tutto fuorché un romanzo. Trattasi di una novelette, di un racconto di media lunghezza, che in madrepatria è stato pubblicato in una più ampia antologia. Qui da noi Delos Books lo pubblica al non modico prezzo di 10.80 euro. Il libretto si legge in un paio d’ore, in rilegatura morbida, senza nessun contenuto speciale.
Visto che qualcuno lo deve pur dire, mi espongo io: il prezzo di copertina è vergognoso.

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