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L’umanità del ministro della giustizia

Creato il 31 ottobre 2013 da Tabulerase

anna_maria_cancellieriChiamata direttamente da Antonino, il ministro della Giustizia risponde, e si attiva. Parla con i due vice capi di dipartimento del Dap, il Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria, per “sensibilizzarli” sul fatto che Giulia Maria Ligresti soffre di anoressia. Il 28 agosto, dopo che il ministro della Giustizia si è interessata della sua situazione in cella, finalmente Giulia vede aprirsi le porte del carcere. “Si è trattato di un intervento umanitario assolutamente doveroso in considerazione del rischio connesso con la detenzione ” spiega più tardi Cancellieri, davanti al procuratore aggiunto, Vittorio Nessi, che è volato a Roma per sentirla e che ha cercato di ricostruire l’intera vicenda. E la parentesi che la riguarda si chiude rapidamente senza alcun risvolto penale: non c’è un nesso provato tra il suo attivarsi e la scarcerazione della donna. Ciononostante, nel verbale di interrogatorio del 22 agosto resta traccia delle parole e dell’interessamento personale del ministro della Giustizia a un aspetto privato dell’inchiesta su Fonsai.

Fonte: Repubblica

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