In effetti ricordo che smisi di "uncinettare" perchè mi causava dolore alla spalla e al polso destri.
Ebbene, da quando è venuta ad abitare con noi mamma N., la madre di mio marito, dato che ha espresso il desiderio di fare trine, tramezzi e affini e collaterali, come direbbe il grande Totò, per seguirla ed aiutarla, ho ripreso a fare l'uncinetto...sorprendente è che mi ricordo tutto perfettamente, ma la cosa eccezionale è che non mi fa male né la spalla né il polso, e, per giunta mi rilassa la mente.
Così lei ha iniziato a fare dei tramezzi e uno è servito per allargare una tovaglietta: nel mezzo ho attaccato il suo tramezzo, ai lati dei tramezzi di merceria, e giro giro, abbiamo lavorato a quattro mani per la trina che rifinisce il tutto... a quattro mani, perché gli angoli e il bordino di finitura ha voluto che li facessi io.

Intanto mi ero messa a confezionare piccole cose:
dei sacchettini porta-lavanda, piccoli regalini di Natale,come questi
una trina per rifinire un centro che ho ricamato e che ho regalato insieme ad un altro porta-lavanda, 
poi, una trina per rinnovare la mensola del bagno:
infatti c'era questa
una semplice striscia su cui avevo applicato del San Galloe adesso c'è la mia trina, applicata a punto a giorno e rifinita con un fiocchino di raso rosa 

Nel frattempo, mamma N. eseguiva altri tramezzi : due più grandi, tre più piccolini e uno di sette metri e mezzo!!!! già... e pensate che ad aprile compirà 90 anni! per soddisfare la curiosità di chi si sarà chiesto a cosa servivano, ecco qua: c'era una tovaglietta a quadretti bianchi e rossi, semplicissima e ora..... c'è questa


Ho assemblato i vari tramezzi con le due metà della tovaglia, ho aggiunto quattro tovaglioli ( tanto ormai si usa molto più volentieri i tovaglioli di carta) e alla fine i sette metri e mezzo tutt'intorno, rifiniti con una puntina.... carina, no? andrà bene anche per il Natale, dato i colori e il motivo dei tramezzi con le stelle.Non appena mamma N. sta per finire un lavoro, comincia a dire" E dopo cosa faccio?" così mi metto a inventare qualcos'altro... ad esempio, in un giornalino lei era rimasta colpita da un tramezzo con le rose ... e così l'ha fatto: da un pezzo di stoffa rosa ho tagliato un cerchio ed ecco: ci ho "costruito" un centro
ed ho rifinito il tramezzo con una trina; ora dovrò cercare un ricamo adatto: quando lo avrò terminato ve lo farò vedere.
Ancora la famosa domanda" ora cosa faccio?" e così ho pensato di rinnovare le mensole delle vetrinette della mia cucina:anche in queste c'è lo stesso semplice San Gallo che un pochino mi è venuto a noia.... ma potrà sempre costituire un ricambio! .......PRIMA......

e, mentre lei si dava da fare a preparare la trina per le mensoline, io ho ricamato delle rose in un centro che ho rifinito con una trina
e che ho sistemato sul tavolincino accanto al divano.
E per le mensole di cucina? et voilà!... mamma N. ha finito il suo lavoro ed ho potuto preparare sei copri mensola come questo: ho applicato i tramezzi a punto a giorno e li ho rifiniti con trina e picot.
.......DOPO.....


Insomma, in questi ultimi mesi, non posso dire di essermi annoiata... un pochino stanca di testa sì, lo sono, ma in fondo al cuore sono anche alquanto soddisfatta: con mamma N. non è facile rapportarsi, vuoi per l'età e vuoi per il suo carattere forte di donna siciliana; ma in questo modo forse si è trovato il modo di una strada comune da percorrere insieme, finché sarà possibile.E sapete cosa ha detto quando ha finito i tramezzi per le mensole? provate a indovinare?






