Magazine Cultura
All'italiano medio non interessa nulla di programmi, di prospettive, di idee, di futuro: gli interessa solo avere certezze ancorate e stratificate nel corso degli anni. Insomma, in Italia, l'unica certezza è sempre e solo Berlusconi.
Sarà che ci siamo affezionati?
Forse.
In fin dei conti, dal 94' in poi, il (super)Silvio nazionale prende sempre, sistematicamente, il 24% dei voti. Che sommati ai vari alleati (Lega, An, gentaglia di dubbio valore che si è aggregata nel corso degli anni) raggiunge e supera il 30%.
Da vent'anni il panorama politico ci presenta più o meno sempre le stesse facce: e ovviamente un terzo degli italiani è andato sul sicuro votando Berlusconi e le sue inarrivabili palle (dall'eliminazione dell'IMU al rimborso della stessa tassa).
Il problema, fondamentalmente, è sempre lo stesso: non è Berlusconi, quanto coloro che lo votano. Questo perchè agli italiani piace Silvio, piace il suo modo di vivere, vorrebbero essere come lui, vorrebbero circondarsi di puttane e bunga bunga, evadere il fisco, fottere la legge e vivere nel villone con tanto di deposito di petrodollari “zio Paperone style”.
Alternative valide a Silvio (per l'italiano medio che vorrebbe emulare papi)?
Siamo seri: non ce ne sono.
Uno che ha sempre votato Silvio non voterebbe mai uno zombie come Bersani.
Il MoVimento 5 Stelle rappresenta un voto di protesta contro il sistema, ma non è un'alternativa valida (è ottimo sul territorio, ma a livello nazionale ho fortissimi dubbi).
Monti? La destra europeista noi italiani abituati a un altro tipo di “destra” non sappiamo nemmeno cosa sia.
E allora ecco che l'italiano medio, dimentico (o peggio, entusiasta) del Bunga Bunga, delle Olgettine, di Noemi, di Mills, e di tutta la compagnia cantante, lo rivota.
Con buona pace di analisti, intellettuali, sinistrorsi e persone che – diciamocelo – hanno anche un po' buttato il loro voto in liste come quelle di Giannino e Ingroia, francamente inutili.
By Deborah
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Il Pd ha perso le elezioni non il 25 febbraio 2015, bensì nel novembre del 2011, quando vigliaccamente non ha voluto prendersi le proprie responsabilità e ha permesso la formazione di un “governo tecnico”. Il Pd avrebbe dovuto avere le palle di andare alle elezioni, vincerle e prendere tutti i provvedimenti impopolari del caso.
A distanza di vent'anni siamo ancora nella situazione in cui un miliardario è in grado di monopolizzare le elezioni fungendo da aggregatore: perchè alla fine si finisce per votare o pro, o contro.
Movimento 5 Stelle permettendo...
Ps: oggi ho sostenuto il colloquio per avere il National Insurance Number. Alla domanda: “Perchè è venuto qui a Londra?” ho risposto: “Per lavorare. Per crearmi un futuro. Perchè in Italia non c'è nulla da fare e non mi hanno permesso di sviluppare le mie idee. E perchè non voglio vivere in un paese in cui ci sono dei decerebrati che votano un personaggio come Mr. Berlusconi”.
La faccia del mio intervistatore era un misto di compassione, pietà e conforto...
By Buta
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