Magazine Attualità

L'unica rivoluzione possibile

Creato il 19 ottobre 2011 da Marcar

Voglio restare calmo. Nonostante la montagna di sciocchezze (vedete quanto sono calmo?) profferite da Destra a Sinistra e internamente al Coordinamento del 15 Ottobre, mi sono preso qualche giorno prima di commentare gli incidenti di quel tragico pomeriggio.

Innanzitutto, giova ricordare che, appresa la risoluzione dell'incontro dell'Ambra Iovinelli che a quella manifestazione rimandava, questo blog ha preferito non aderire. I punti votati a grandissima maggioranza nella riunione andrebbero bene come manifesto per la costituzione di un soggetto politico, ma non per andare a fare una passeggiata in compagnia di tantissime brave persone e qualche violento.

C'è anche da dire che gli autori di questo blog concordano su tre punti tra loro, in particolare: l'uso inderogabile dell'organo chiamato cervello, la difesa della Carta, e un assoluto pacifismo, nei modi e nei termini.

A quanti vogliono cambiare il mondo e la vita comune, suggeriamo di adottare lo stesso stile di vita, comunque la pensino e dovunque siano collocati politicamente. Solo nel rispetto del diritto altrui si può esigere il rispetto del diritto proprio. Chi si pone al di fuori di questa disciplina non può essere nostro amico o compagno di avventura e lotta. Anche perché chi si pone al di fuori di questi comportamenti, solitamente crea e procura disastri anche e soprattutto alla parte che presume di rappresentare o difendere.

Infatti, il risultato degli scontri del 15 ottobre sono, nell'ordine: aver devastato qualche arredo urbano e le auto di alcuni malcapitati; aver ferito gente mandata dal Potere che si pretende di combattere, a farsi massacrare per 1200 euro mensili; aver ridato fiato alla gentaglia che siede in Parlamento, senza alcuna distinzione come vi diciamo spesso noi, per tirare fuori dal cassetto leggi infami.

La Legge Reale ha procurato centinaia di morti e feriti, direttamente o indirettamente e resta un assurdo giuridico oltre che costituzionale.

Detto questo, migliaia di persone che componevano la più grande manifestazione mondiale per quella giornata di mobilitazione generale, sono state letteralmente stoppate non dal Potere e da chi lo rappresenta in terra italiana, bensì da pochi rivoluzionari da operetta, ragazzotti forse disperati, forse manovrati, di certo micidiali a favore del Potere e contro gli Indignati.

Occupare San Giovanni può essere un modo per imporre le proprie ragioni; devastare le vie del Centro serve a scatenare Maroni e Di Pietro. Non credo servano ulteriori commenti o dimostrazioni.

Servirebbe ben altro che un bivacco a San Giovanni. Il Potere, di tutto ciò finora si è nutrito, sperando bene che a manifestazioni, cortei e sit-in seguissero scontri e danni vari per imporre meglio le proprie logiche: Io sono la Legge e quindi ti bastono, ti metto in carcere, ti mando al processo.

Non è il caso di auto-citarsi e comunque lo vedete bene da voi che il Potere, in realtà di caratura mondiale, dispone di tale varietà e abbondanza di mezzi repressivi da bersi letteralmente mille coordinamenti di indignati, di operai, di disoccupati e studenti, qui e altrove.

Manifestare ogni tanto serve solo a contarsi, non a impressionare i rappresentanti italiani di quel potere mondiale. Se il peggior governo della storia repubblicana è ancora in piedi e pontifica, oltre a legiferare, persino spalleggiato da quei pupazzi della finta opposizione parlamentare, evidentamente dimostra la forza del denaro e la debolezza delle strategie popolari. Strategie che avevano un senso quando Mario Capanna e i suoi colleghi fronteggiavano la Celere, ora fanno sorridere il Potere e piangere noi.

Se non lo capite, siete fuori dalla Storia e dal quel che stiamo vivendo. Dopo aver detto che il debito noi non lo paghiamo, batteremo il Mostro del Capitalismo solo facendogli ingoiare il suo stesso vomito.

Non abbiamo altra strada che entrare nella stanza dei bottoni di questa sfortunata Repubblica e fare quel che ha fatto l'Islanda, non c'è altro modo.

Per ottenere questo, si deve fondare un partito davvero anti-capitalista, andare alle elezioni e vincerle, rappresentando alla popolazione un modello del tutto alternativo al Capitalismo, già morto e sepolto e tuttavia ancora in piedi come il peggiore degli zombie per colpa della stupidità delle sue potenziali vittime. Un fronte vastissimo è pronto e si conterà magari proprio partendo dai punti che hanno originato l'incontro di Roma. Un'occasione storica per l'unica rivoluzione possibile. Chi è in grado di capirlo?


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines