All’orizzonte si profila un’unica strada per formare un nuovo governo senza morire.
Bersani ha ottenuto l’incarico esplorativo dal Presidente Napolitano.
La speranza è che ce la faccia, la via è strettissima.
E’ ora di vedere le cose con chiarezza come fa Andre Scalzi sul Fatto Quotidiano di oggi.
“Non giriamoci troppo attorno. Al netto delle schermaglie, e mentre il paese muore, le strade sono solo tre: si torna rapidamente al voto (non lo vuole nessuno, men che meno con il Porcellum); si fa un inciucio Pd-Pdl, magari con il neo-intoccabile Grasso (piacerebbe a Berlusconi, a qualche tattico cinico del M5S e pure ai dalemiani, ma porterebbe alla morte del Pd); oppure si cerca – magari dopo l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, lasciando nel frattempo Monti come prorogatio fino ad aprile/maggio – una figura realmente esterna. Non Bersani o Grasso (macché), ma un altro. Uno Zagrebelsky, un Rodotà (o altri che al momento non dico). E ci si accorda su un governo “a tema” che operi insieme, centrosinistra e M5S. Un anno o giù di lì. Poi di nuovo al voto, nemici come prima”.
E un consiglio al M5S:
“Provate a costringere il Pd a fare qualcosa di buono, come in Sicilia: se poi il Pd deluderà un’altra volta, e non si scorgeranno Crocetta benemeriti, si andrà al voto. Chiamandovi anzitempo fuori, consegnerete un’altra volta il Pd al Pdl: forse (forse) guadagnerete un po’ di campagna elettorale, ma il paese si sfascerà definitivamente”.