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La Futilità dello Sradicare la Coca in Colombia

Creato il 14 giugno 2015 da Gianluca Pocceschi @geopolitiqui

Raramente una laboriosa politica pubblica può essere devota ad un così futile scopo. Nei passati 15 anni la Colombia ha usato gli aerei dei contractor americani per spargere diserbante. Ogni anno, circa 130.000 ettari vengono cosparsi di glifosato, un potente erbicida, nel tentativo di spazzare via le coltivazioni del papavero della coca che provvedono al materiale grezzo per la cocaina.

Se mettiamo insieme tutta la terra interessata al trattamento, l’estensione sarebbe quella delle regione Sicilia. Inoltre, per compromettere un ettaro di coltivazione devono esserne inondati 30.

I difensori del Glifosfato, che includono anche i “combattenti della droga” di Washington, asseriscono che il trattamento ha giocato un ruolo vitale per nel ridurre di un terzo le coltivazioni del papavero da coca dal picco degli anni Novanta.

Molti studi però hanno legato la diffusione del diserbante all’aumento delle malattie respiratorie e di aborti spontanei tra le famiglie dei contadini. Un report dell’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che il glifosfato è “probabilmente cancerogeno”.

La scoperta è stata rigettata da Monsanto, il produttore dell’elemento chimico, e da alcuni scienziati, ma Juan Manuel Santos, il Presidente della Colombia, ha chiesto ai suoi officiali di stoppare le operazioni di diffusione entro la fine di ottobre di quest’anno e trovare una soluzione.

Gli occhi sono stati allora puntati sul Perù che adotta il metodo dello sradicamento manuale delle coltivazioni di papavero. Un sistema difficilmente applicabile in Colombia dove le coltivazioni sono spesso in territori occupati dalla guerriglia e pertanto di pericoloso penetrazione.

Inoltre, la metodologia seguita dal Perù non ha prodotto dei grandiosi risultati considerando un recente sondaggio dove alla domanda:

“Secondo voi il Perù sta diventando un Narcostato?” Il 74% degli intervista ha risposto “”.

Il governo per sua stessa ammissione ha confermato che solo il 10% della produzione di cocaina è stato fermato usando il sistema dello sradicamento manuale.

L’interrogativo rimane ancora aperto. Cosa fare?

Probabilmente una soluzione definitiva non può esistere e tantomeno il glifosfato o lo sradicamento manuale possono esserlo. Più che alla fonte naturale della cocaina sembra essere meglio guardare al guadagno della produzione.

Rendere legale la coltivazione e la vendita della cocaina avrebbe come conseguenza che molte organizzazioni criminali e guerriglie politiche chiuderebbero i battenti. L’entrata nel mercato legale di un simile stupefacente però deve essere fatta con criterio e con adeguate campagne educative e di prevenzione. Diciamo che questa soluzione anche se potrebbe essere definitiva è difficilmente percorribile.

Vediamo cosa si inventeranno i colombiani entro la fine di ottobre.

Foto – Credit by www.focus.it


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