Magazine Diario personale

L'unica strada

Da Sunwand

L'unica strada
L'Angelo della Morte bussò un giorno alla casa di un uomo. "Accomodati pure" disse l'uomo. "Tiaspettavo"."Non sono venuto per fare due chiacchiere "dissel'Angelo, "ma per prenderti la vita"."E che altro potresti prendermi?""Non so. Ma tutti, quando giungo io, vorrebbero che ioprendessi qualsiasi cosa, ma non la vita. Sapessi quali offerte mifanno!"."Non io. Non ho nulla da darti. Le gioie che mi sonostate donate le ho godute. Mi sono divertito, ma senza fare del divertimento loscopo della mia vita. Gli affanni, li ho affidati al vento. I problemi, idubbi, le inquietudini li ho affidati alla provvidenza. Ho utilizzato i beniterreni solo per quanto mi erano necessari, rinunciando al superfluo. Ilsorriso, l'ho regalato a quanti me lo chiedevano. Il mio cuore a quanti hoamato e mi hanno amato. La mia anima l'ho affidata a Dio. Prenditi dunque lamia vita, perché non ho altro da offrirti".L'Angelo della Morte sollevò l'uomo fra le sue braccia e lotrovò leggero come una piuma. All'uomo la stretta dell'Angelo parvetenerissima. E il Signore spalancò le porte del Paradiso perché stava perentrarvi un santo...

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