
L’Unione Europea ha annunciato l’intenzione di convocare il governo burundese per colloqui volti a risolvere la crisi politica che ha causato circa 120 vittime – secondo stime verosimili delle organizzazioni non governative – minacciando una sospensione degli aiuti se i colloqui dovessero fallire.
Il commissario per la politica estera Federica Mogherini invierà la prossima settimana una lettera al presidente Pierre Nkrunziza in cui invita le autorità ad una consultazione di 150 giorni volta a porre fine a quella che nel comunicato viene definita “la peggior crisi dalla fine della guerra civile nel paese nel 2005”.
"Le consultazioni forniranno al Burundi l’occasione per presentare il programma del governo, soprattutto per quanto riguarda i principi democratici, dei diritti umani e la governance”, secondo il comunicato.
In questo mese l’UE ha imposto il congelamento dei beni e il divieto di viaggio a quattro funzionari vicini a Nkurunziza, accusati di uso eccessivo della forza durante gli scontri seguiti alla sua controversa rielezione alla guida del paese.
Separatamente il Belgio, ex potenza coloniale, ha sospeso l’invio di aiuti al governo, un passo che i diplomatici europei si dicono disposti a seguire se i colloqui non porteranno a una soluzione.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
