Magazine Tecnologia

L'unione fa la forza - Provato - PS3

Creato il 25 ottobre 2013 da Intrattenimento

A Milano abbiamo avuto modo di provare nuovamente Battle of Z

L'avevamo già provato recentemente al Tokyo Game Show, ma un invito del publisher Namco Bandai a Milano ci ha permesso di mettere nuovamente le mani su Dragon Ball Z: Battle of Z, presentato da Kunio Hashimoto, producer presso Artdink. Per i videogiochi dedicati al manga di Toriyama, che finora hanno riscosso ampi successi commerciali, Battle of Z rappresenta un momento importante, dato che permette il ritorno della saga sugli schermi console dopo un'assenza di due anni, e non è affiancato dalla messa in onda televisiva, con un conseguente trascinamento meno forte a livello di marketing, senza contare il calo di popolarità dell'anime in Italia, a netto favore di Naruto e One Piece. Per convincere in ogni caso i fan all'acquisto, gli sviluppatori sembrano questa volta aver puntato tutto sul comparto multigiocatore, scommessa che, come constatato durante le prove dirette, potrebbe in effetti rivelarsi vincente. Anticipato da una demo disponibile nel mese di dicembre, il gioco verrà successivamente rilasciato il 24 gennaio 2014, su PlayStation 3, PlayStation Vita e Xbox 360.

L'unione fa la forza

In tanti è meglio

Partendo da una solida base numerica, con 60 missioni e un roster di oltre 70 personaggi, Dragon Ball Z: Battle of Z pone grande enfasi sulla cooperativa online. Sino a quattro giocatori potranno infatti partecipare contemporaneamente agli episodi in cui si suddivide la modalità storia, collaborando attivamente non solo ognuno con le proprie risorse di combattimento, ma anche unendo le forze in speciali mosse cooperative. Per ottenere i risultati migliori in battaglia, i giocatori avranno anche la possibilità di scegliere il proprio personaggio in base alle quattro classi in cui il roster è stato suddiviso.

L'unione fa la forza
I combattenti Fighting Style, come Goku, sono quelli in grado di sviluppare il maggior quantitativo di danni, i Ki Blast saranno i migliori per infliggere sofferenze da lontano, i Support avranno la capacità di condividere le proprie energie con i compagni, mentre gli Interference saranno in grado di interrompere gli attacchi nemici. Questa manifesta suddivisione del cast di personaggi incoraggia naturalmente i giocatori a bilanciare il più possibile il proprio team con personaggi effettivamente in grado di compensare a vicenda i punti di debolezza, valorizzando invece quelli di forza. In questo modo, l'introduzione di una solida modalità cooperativa sembra essere stata supportata e giustificata a livello di meccaniche, e potrebbe effettivamente rappresentare un aspetto vincente di Battle of Z. Se questa non dovesse essere sufficiente a riaccendere l'interesse dei fan, Artdink scommette forte anche sul multigiocatore competitivo, coronando quello che forse è il più grande sogno dei fan. Fino a 8 giocatori online potranno infatti combattere in caotici scontri tutti contro tutti di stampo battle royale.

Prova diretta

Così come vale per molti dei precedenti capitoli della serie, anche Battle of Z non appartiene a quella categoria di giochi particolarmente intuitivi. I comandi non sono mappati in maniera tradizionale sul pad, e per imparare a gestire adeguatamente il personaggio occorre qualche tempo. Di contro, i fan della saga non avranno alcun problema a sentirsi ben presto a casa. Purtroppo, la nostra sessione di hands-on non ci ha permesso di provare il gioco in cooperativa online, bensì semplicemente un livello della campagna singolo giocatore diviso in più stage coronati da una boss finale, piuttosto elaborata, che vedeva Goku sfidare sulla Terra Vegeta, trasformato nell'ultima fase in enorme scimmione.

L'unione fa la forza
Lo stile di gioco ci è sembrato quello classico della saga, con le differenze rispetto al passato più evidenti semmai dal punto di vista grafico, caratterizzato da un cel shading di ottima qualità, ambienti parzialmente distruttibili e sfondi piuttosto ampi, a favore della navigabilità quando si combatte in aria. Dato che la cooperativa rimane uno dei punti di forza della produzione, nei menu si trovano voci dedicate alla personalizzazione del proprio combattente, con la possibilità di intervenire di persona sulle abilità e sulle mosse utilizzabili. Anche in questo caso, organizzando una squadra per la cooperativa sarà necessario gestire questi aspetti in collaborazione con gli altri giocatori, allo scopo di bilanciare il più possibile le abilità del gruppo. Se giocato in singolo Battle of Z restituisce un'esperienza simile a quella dei suoi predecessori, i punti di forza di questa nuova produzione sono senza dubbio gli aspetti cooperativi e competitivi online, dei quali non abbiamo purtroppo potuto fare esperienza diretta durante le presentazioni. Se questi dovessero rivelarsi davvero validi, il nuovo capitolo della saga di Dragon Ball potrebbe effettivamente avere buone chance di attirare i fan, un qualcosa che potremo scoprire solo in seguito a prove più approfondite sulla versione finale del gioco, alle quali non manca ormai molto. Dragon Ball Z: Battle of Z - Secondo trailer giapponese
L'unione fa la forza - Provato - PS3
Dragon Ball Z: Battle of Z - Secondo trailer giapponese


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :