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L’Universo dal Nulla – Lawrence Krauss

Creato il 09 luglio 2015 da Maxscorda @MaxScorda

9 luglio 2015 Lascia un commento

L'Universo dal Nulla
Terminato il precedente "Dietro lo specchio", mi sono detto perche’ non proseguire con "L’Universo da nulla", l’ultima fatica letteraria di Krauss, nonche’ anche per me, l’occasione di leggere un testo divulgativo di fisica aggiornato e lo e’ davvero essendo datato 2013.
Non mi dilungo nuovamente su Krauss, ho gia’ detto tutto in precedenza.
Egli continua col consueto approccio tematico, facendo di un argomento l’asse portante o meglio il filo conduttore delle indagini che regolarmente partono dagli albori della trattazione. Questa volta l’approccio e’ leggermente differente perche’ se in "Dietro lo specchio" tutto il discorso ruotava attorno alle dimensioni addizionali a noi note e percepite, ne "L’Universo dal Nulla" Krauss torna sulla materia oscura, argomento gia’ trattato nel 2000 su "Il mistero della massa mancante dell’Universo" questa volta pero’ l’obiettivo e’ leggermente diverso: Dio o la sua assenza.
Si procede al solito filologicamente, tra storia, aneddoti e curiosita’ perche’ talvolta la teoria precede a tal punto la pratica da non essere riconosciuta, persino rinnegata dai suoi stessi creatori. E’ che l’Universo e’ molto, molto ma molto piu’ strano e incredibile persino rispetto a quanto si possa anche solo lontanamente immaginare eppure i numeri sono numeri e ci si stupisce sempre meno quando talvolta, anche a distanza di decenni, si trova una dimostrazione pratica di quanto gia’ postulato.
Massa mancante si diceva, qualcosa che non si vede, non la si trova, indimostrabile nel concreto eppure c’e’ nelle esperienze indirette, nelle tante equazioni che solo attraverso questa quantita’ trovano soluzione, anche perche’ stiamo parlando di numeri ben maggiori di cio’ che vediamo e conosciamo. Tutto questo si annoda attorno ad un altro fatto altrettanto incredibile eppure dimostrato, la materia si crea dal nulla.
Ora, se la materia puo’ crearsi dal nulla, che bisogno abbiamo di un Dio creatore?
Krauss lo premette ma la premessa si dimentica per quasi tutta la durata del libro, riprendendo il discorso solo nei capitoli finali. Ora, tolta ogni considerazione personale in merito, l’approccio e’ opinabile ma serio, molto distante dalle prese di pozione di pagliacci alla Odifreddi. Oltretutto quella che non vuole essere una tesi ma un’opinione ben argomentata, non compare praticamente per tutto il libro, lasciando percio’ spazio alle proprie idee e dando prova di serieta’ e onesta’ intellettuale. Per cio’ che mi riguarda, resto su posizioni simili a quelle che Einstein adotto’ per tutta la vita, rinnegando non tanto la matematica, quanto che questa sia la vera risposta alle domande poste su Dio. L’universo’ e’ si strano ma forse la nostra e’ solo incapacita’ di comprenderlo sino in fondo.
Krauss e’ corretto e competente, non serve altro.


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