Magazine Cinema
Cos'è? Un film
Dove l'ho visto? Al cinema
Titolo: La versione di Barney Paese: Canada, Italia
Anno: 2010
Durata: 132 minuti Genere: Commedia
Regia: Richard J. Lewis
Cast: Paul Giamatti, Dustin Hoffman, Minnie Driver, Rosamund Pike, Rachelle Lefevre
La versione di Barney è una gran bella storia tratta dal libro di Mordecai Richler e raccontata per bene nel film (ora non pensate "ma il libro è sicuramente più bello", a mio riguardo questa frase non funzione perché libro e film sono due cose diverse ognuno col suo personale modo di raccontare una storia)
Il film racconta -per l'appunto- la storia di Barney: un tipo non certo timido e molto libero nel modo di fare. La storia di Barney è costruita sui suoi tre matrimoni: il primo a Roma è casuale; il secondo nella propria nazione, non molto entusiasmante e il terzo, invece, ben voluto. Circondato da buoni amici, ma con qualche vizio che è causa di qualche intoppo nella storia; con sfumature di naturale spontanea comicità quotidiana. C'è una sana armonia generale che trapassa lo schermo proiettata fino agli spettatori. Non vi racconto altro perché non faccio quel tipo di recensioni e ho cercato di sintetizzare al meglio la trama.
La storia è fluida e questo, oltre che per la storia in sé e per la buona sceneggiatura, grazie anche a una buona regia e ad una fotografia niente male. Non pensate chissà che, come inquadrature di certi film d'autore e non, ma una fotografia che rende l'idea: intendo dire che è la fotografia adatta al racconto; inquadrature ben studiate o meglio esatte. Non manca la buona recitazione con -un po' più vecchio ma instancabile- Dustin Hoffman che accompagna l'attore protagonista, anche lui eccellente, interpretando il ruolo del padre. Nulla da togliere all'eccellente scenografia, ai costumi ed al trucco che accompagnano nel tempo i personaggi di questo film. Inoltre il tutto è ben accompagnato da una buona colonna sonora, adatta al momento; allegra e triste, ben suonata: questo rende ancor più fluida la storia, senza pause mentali in cui tu ti chiedi dei perché inutili o deduci una squallida scontatezza (noiosa per molti film ), dove non ti aspetti una svolta forzata, ma c'è e tu te ne accorgi solo alla fine. Insomma ci sono una serie di caratteri fondamentali -sceneggiatura, colonna sonora fotografia, recitazione, scenografia...- che rendono questo film un Top in pieno merito.
VALUTAZIONE: 8/10
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