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L'uomo (al) verde

Da Carlo Deffenu
L'UOMO (AL) VERDEIeri pomeriggio ho deciso di mettere in ordine la mia libreria. 
Mai l'avessi fatto!!!
Sono saltati fuori dei reperti che non ricordavo nemmeno di possedere. 
E' incredibile come i libri si nascondano ed escano fuori quando meno te lo aspetti.
E questo? 
Da dove salta fuori?
Quando l'ho comprato...o mi è stato regalato?
Be', in realtà, da anni, nessuno mi regala libri e se lo fa...si muove sul sicuro dopo un'attenta indagine per non fare un buco nell'acqua.
Tutto quello che c'è dentro quel mobile - quasi tutto - sono scelte unicamente mie. 
Scelte che seguono stati d'animo, euforia, solitudine, interessi naufragati senza speranza, curiosità, innamoramenti improvvisi...
Penso che se avessi messo da parte tutti quei soldini, ora potrei ritrovarmi proprietario di una piccola casa al mare, o giù di lì!
Mia madre me lo ricorda da anni: Sei uno spendaccione che si è fottuto il patrimonio con libri e fumetti!
Mamma, ma io non fumo, non ho stravizi. Se escludiamo un bicchiere di vino a cena, non spendo in tecnologia inseguendo il nuovo modello di telefonino, mi vesto all'Oviesse...insomma, un libro potrò pure comprarmelo, o no?
Ecco, appunto, fai una vita da poveraccio!
Colpito e...affondato.
Mi sa che le mie priorità devono cambiare.

Pensate che ho trovato 8 romanzi 8 di Simenon ancora da leggere (quelli senza Maigret)...e per non farmi mancare niente ho anche tutta la collezione dei gialli di Maigret (che non sono pochi) da iniziare. 
Proposito che dura da 3 anni.
Questo è solo un esempio della mia bolimia letteraria. 
Se ci fosse una pastiglia la prenderei, almeno per alleviare i sintomi più fastidiosi.
Ho scoperto che a volte basta aspettare che l'onda passi.
Come funziona?
Quando sento un desiderio folle di comprare qualcosa - libro o cd musicale - aspetto qualche giorno contorcendomi come un indemoniato e, alla fine, passa. Semplicemente quell'urgenza svanisce. Pazzesco.
Mi succede di continuo.
Alcuni autori li compro a scatola chiusa (vedi Simenon)...per altri seguo l'istinto.
Mi piace scoprire nuovi autori, esordienti di belle speranze; per chi scrive è utilissimo confrontarsi.
Dopo il riordino della libreria, complice anche la mancanza di lavoro e le finanze allo sbando, ho capito che ho da parte libri per almeno i prossimi 20 anni; se procedo con questo ritmo d'acquisto...finirò per morire con mezza libreria ancora da leggere. 
Mi capita di pensare al mio ultimo libro.
Quel libro che non finirò, che resterà aperto sul comodino: è un pensiero triste, lo so, ma mi viene spontaneo pensare queste cose tremendissime. 
Odio l'idea di non arrivare alla fine di una storia.
Me la posso cavare solo se la sincope mi colpisce tra la fine di un romanzo e l'idea di leggerne un altro.

Quest'ansia del non poter comprare inizia a pesarmi.
Mi sento incastrato dentro un tubo...e la cosa brutta è scoprire che quel tubo puzza di merda. 
I conti sono chiari.
Pagate bollette, rata macchina, mutuo, assicurazione, bollo, canone rai, riempito il frigo e il serbatoio della macchina...cosa ti rimane?
Molto poco.
Ormai è prassi confrontare i prezzi, inseguire le promozioni, usare la lavatrice e il forno solo nelle fasce orarie più convenienti, tirare l'acqua dello sciacquone con moderazione (pipì no...pupù si).
Non ci avevo mai pensato, ma ogni volta che tiri l'acqua, se ne vanno via 12-15 litri di acqua pulitissima. E quante volte tiriamo l'acqua senza un reale motivo? 
Ecco, quando inizi a pensare a tutte queste cose...o sei un uomo-ecolgico...o sei un uomo-al-verde. 

Scusate...ora vado...Simenon mi aspetta.

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