L'uomo che distribuiva bigliettini e orsetti di gomma

Te ne stai lì tranquillo a spulciare il sito dell'università per capire quand'è che si decideranno a pubblicare i bandi che ti interessano nonché il calendario esami della sessione estiva, quando ecco che entra in sala computer un tipo sulla trentina, dal capello corvino, dagli occhiali spessi e gli occhi a mandorla, con una busta strabordante di dolciumi in una mano e tanti foglietti strappati nell'altra.
Comincia, dal fondo della sala, ad attaccar discorso e a parlottare con tutti quelli che in questo momento stanno occupando un PC. Ultima fila. Penultima. Terzultima. Alla fine arriva da te, che ti sei scrutato tutti i tizi e soprattutto le caie della sala mentre confabulavano. Cordialmente chiede se non è di disturbo, si presenta, scopro è uno studente di economia e marketing qui a Mainz, e dato che è in un ritardo stratosferico per la discussione del suo Bachelorarbeit, sta raccattando tutta la gente possibile a destra e a manca per aiutarlo in una parte di esso, consistente in un sondaggio sui metodi di eCommerce. Uhm.
Dopo una descrizione di mezz'ora di tutto ciò, usando parole diverse, rielaborate e sinonime (deve aver avuto parecchia difficoltà a convincere i suoi precedenti avventori) mi lascia uno dei bigliettini, dove è scritto l'indirizzo web sul quale bisogna recarsi per portare a termine il sondaggi. Allo stesso tempo estrae dalla busta che farebbe gola a un diabetico una manciata di caramelle, me le lascia sul tavolo e se ne va. Non faccio nemmeno in tempo a dirgli che non c'era bisogno che mi cospargesse il libro di commerciale con orsetti Haribo e Mars, che subito ha individuato un'altra preda. Tedesca, grassa, brutta, studia pedagogia. Povero lui, che è costretto a procacciarsi gente da tutte le parti (della serie, basta che respiri -> per poter fare il sondaggio). Se non altro, oggi ho fatto merenda gratis.