Dal mio eremo fuori/dentro al calcio, ho scoperto che il setaccio dei media televisivi qualcosa lascia passare: per chi non cerca -solo- distrazione dal calcio parlato, l’opportunità di tracciare qualche linea emotiva su alcune squadre è lì, a portata di... orecchio.
In giro?, pochi soldi, pure il Real Madrid sta scoprendo l’arte levantina della contrattazione. Qui accanto a noi, una situazione inaspettata: la Fiorentina cambia con Mihajlovic -che stimo molto: e non ci si fermi alla retorica facile che descrive solo i suoi 'spigoli’, mai le sue "rotonde pazienze”...-; ebbene, ecco che una strana marea assale tanti -troppi?-, giocatori viola tanto che l’aria è quella della smobilitazione. Qualcuno avrà paura del nuovo allenatore?, forse che la balia Prandelli ne portava più di uno al seno, forse anche qualche insospettabile tra i Viola? Finora i mugugni son tutti di Corvino: Vargas, Mutu, Gilardino, Comotto...-che pochi citano, ma indispensabile come gli altri a ben vedere...- Il bravo Marotta -dirigente della nostra scuola, per i distratti-, scopre quanto fosse per lui insospettabile la differenza tra il portare sul taschino della giacca il ricamo “U.C.Sampdoria1946” piuttosto che il barocco “Juventus F.C.”: le porte in faccia, le trattative che assomigliano a ricatti, sono più facili da intavolare quando si conoscono da prima le intenzioni, e le aspirazioni “diverse” di chi ci si siede di fronte... dall'altra parte però. La Roma rimpingua la rosa con Adriano -in tutti i... Sensi-, e Simplicio: il primo non è una scommessa in campo, lo è fuori... "Amante degli amanti della notte", la scommessa sarà “Quanto sarà facile incontrarlo nelle notti romane?”. A Milano tutti sono stati suoi “amici” almeno per un quarto d’ora, o in un locale o nell’altro... la fortuna l’aiuterà -lo merita-, il tutor Simplicio pure.
L’Inter cambia registro: da quello emotivo, vuol passare ad uno di rango e si dà alla scienza: da squadra “verticale” -con il sottovalutatissimo, a torto, Mancini toccò l’apice-, a squadra di sistema simpatico e parasimpatico con Mou, esegue ora una capriola con l’insediamento del bravo Benny in panchina e del suo staff -ciao Lele!-; allenatore, il Madrileno, di microscopio e numeri e data-base, che nell’approccio alla gara ricorda più Galvani che i predecessori in nerazzurro. Vedremo i “cambi del fronte d'attacco” che han fatto fortuna -e miserie-, del Liverpool anche all’Inter? Speriamo di sì -l’ironia, se ce n’è, la mette chi legge-. “Last but not least”, ecco De Laurentis: padre della Curva B, patron da... “nù jeans e ‘na maglietta”**, dopo un esercizio chiuso “in rosso” -male-, si è fatto baccalà, pure lui, e lo abbiamo colto almeno due volte insolitamente irrigidito... la consueta, disinvolta, pirotecnica severità si è sciolta nell’inchiostro dell’ultimo assegno firmato. Siamo certi che continuerà a stupirci: il talento è di Maradoniana marca.
♂… ma manca qualcuno, non pare anche a voi?
Qualche tempo fa, il “nostro papà” Gianclint, parlava del musicista Mark Knopfler come l’uomo che mise d’accordo tutti, dai “suonatori di pietre preistorici a Mozart... Mi colpì molto quella frase, in sé, aldilà del mio gusto personale per la musica che corrisponde al suo.
A noi tifosi rossoneri, “forti” di un bilancio già horror prima del tempo, è proposta un’idea di domani "troppa piccola di Milan che verrà"; ai Nostri Grandi Vecchi Cuori, non resta che guardarsi attorno, cercare chi ci assomiglia di più -o pure meno, per i più “duri-”, e prendere sottobraccio chi decideremo ci farà compagnia per il prossimo anno. Scelgo il Mister, chiunque esso sia: fra i tanti motivi concreti, scelgo quello più vacuo, quindi il più stimolante...
Con la testa piena di discorsi, parole -altrui-, propositi e prove per il domani -il mio, ‘sta volta-, con le gambe che ancora non si indolenziscono di niente, sotto la veranda con le ortensie e un campo di fronte, mi fingo sia lui che sbloccherà la situazione degli indesiderati -non più solo dai tifosi!-; già lo vedo il nostro allenatore che, mettendo una mano sulla spalla a Seedorf, gli consegna la pettorina del colore “sbagliato” -anzi... “giusto”-; eccolo!, con la divisa ed il fischietto al bordo del campo dietro alla palestra, mentre si svolge una partitella a tema... confabula con Galliani, è il 20 luglio prossimo: “Dottore, a me servono almeno due giocatori dinamici in mezzo, mi serve dare una nervatura alla squadra per il futuro... Ho bisogno di almeno uno che giochi su 60 metri senza andare sotto dopo l’ora di gioco. E’ questa la mia idea per il Milan del futuro. Che ne dice, dottore?
… non riesco "a sentire" la risposta di Galliani. Mi chiamano, devo andare: il vento ancora fresco e qualche petalo nell’aria, mi dicono che il domani non può farci paura. Non ne avrò neanche quando tra qualche giorno tornerò a casa, fra i bilanci di qualcun altro e le mie conquiste. La mia vita in ogni caso non cambierà di una virgola: ed è ciò che voglio.... "Sogni, tu sogni...", dirà qualcuno: lo ammetto, allo "Star dignitosamente fermi", preferisco far muovere gambe e cervello a vuoto.
*: cito, to be in dire straits: essere in cattive acque.**: mi scuso con amici e lettori Campani per eventuali errori.