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L’uomo che non capiva troppo

Creato il 19 febbraio 2012 da Patuasia

Riceviamo da Paolo Meneghini dell’Associazione Valle virtuosa e volentieri pubblichiamo.

Egregio Presidente Elso Gerandin,

le scrivo per esprimerle il mio disappunto in merito alle dichiarazioni da lei rilasciate il giorno 15 febbraio 2012 a La Stampa. Mi domando come un amministratore con un curriculum come il suo e che, per giunta, è stato per cinque anni referente del dipartimento Affari Istituzionali e Riforme all’interno del Cpel, possa ignorare che, in Valle d’Aosta, le Proposte di Legge Popolari devono essere sottoscritte da almeno il 5% degli elettori (in cifre almeno 5250). “Abbiamo detto no alla poposta di legge avanzata da un privato cittadino, un certo Marco Grange” (frase detta da Gerandin – nota mia). Il Sig. Marco Grange, in qualità di Primo Firmatario, rappresenta più di 7000 cittadini, circa 8 volte la popolazione di Brusson e come tale si merita almeno la considerazione che lei riserva ai suoi colleghi Sindaci.

Come Presidente del Consiglio del Cpel Lei dovrebbe anche avere le idee più chiare su ciò che il Cpel approva:

  • il termovalorizzatore approvato nel 2008 era un inceneritore a griglia con la capacità di smaltire 84.000 t/anno di rifiuti. Era così grande che per alimentarlo sarebbe stato necessario riesumare i rifiuti seppelliti nella discarica di Brissogne. Il progetto voluto da Caveri era così ipertrofico ed inquinante che la Giunta Rollandin appena insediata lo aveva cancellato perché lo aveva ritenuto dannoso per la salute dei cittadini e del territorio;
  • il pirogassificatore da voi approvato il 15/02/2012 è un inceneritore così innovato da essere sperimentale. Il pirogassificatore, per intenderci l’inceneritore voluto da Rollandin, se funziona, dovrebbe poter trattare “solo” 60.000 t/anno di rifiuti producendo ben il 30% di inquinanti in meno del termovalorizzatore. Una macchina speciale, fatta su misura per la Valle d’Aosta.

Il primo impianto a caldo, quello che avete approvato nel 2008, era insostenibile, il secondo, quello approvato dal Cpel in questi giorni è il 30% meno insostenibile, un toccasana! Per il futuro, per non fare altre brutte figure, le consiglio di porre un po’ più di attenzione alle cifre ed al tipo di trattamento a caldo di cui parla; sebbene siano tutti intrinsecamente inefficienti, antieconomici e dannosi per la salute e l’ambiente, non sono tutti uguali, alcuni sono semplicemente meno peggiori di altri.


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