L’uomo che non poteva piangere

Creato il 06 dicembre 2013 da Tabulerase

”Come un militante qualsiasi, sin da quando ero un adolescente, facevo tutto quello che Mandela mi diceva di fare”. Inizia cosi’ il ricordo di Bono Vox, il leader degli U2, da sempre in prima fila contro la segregazione razziale. In un articolo per Time, dal titolo ”L’uomo che non poteva piangere”, il cantante ricorda l’enorme influsso che ha avuto Madiba sulla sua vita. Le memorie di Bono ricalcano quella di una generazione, la stessa di Obama, che ha appena ricordato come la prima manifestazione a cui ha partecipato e’ stata contro l’Apartheid…

Bono ricorda anche quanto gli racconto’ un compagno di cella della prigione di Robben Island, quando Madiba, con la casacca numero 46664, era costretto a lavorare in una miniera di calcare. Quei lunghi anni, passati sotto il sole accecante, immerso alla polvere bianca, provocarono gravi danni agli occhi del leader dell’African National Congress. Una volta liberato, nel ’90, poteva ancora vedere, ma i detriti e le polveri avevano ostruito i suoi condotti lacrimali, lasciandolo cosi’ incapace di piangere. ”Per tutti era tanta la sua fermezza e il suo valore che certo non poteva lacrimare in un momento d’insicurezza o di dolore. Ma la spiegazione era molto diversa. Poi, ha fatto un intervento chirurgico nel 1994 che risolse quel problema. Da quel giorno pote’ piangere. E oggi – conclude Bono Vox – anche noi possiamo fare lo stesso per lui”.

Fonte : ANSA


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