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L'uomo che non riusciva a toccarsi le spalle...

Creato il 27 gennaio 2011 da Vivalafidal
Intervista con Martino Rogai, canoista italiano di primo livello. Recentemente insignito della medaglia di bronzo al valore atletico. Campione italiano per ben 18 volte. Arrivato fino ad un 4° posto ai campionati mondiali. Esilarante compagno di classe. Eccellente fumettista. Con dei muscoli di ferro che fanno paura (pensate che non riesce a toccarsi le spalle per le dimensioni dei suoi bicipiti). Sembrano tutte fregnacce, invece sono la pura verità! Controllate su Wikipedia se non ci credete. Vivalafidal.com è oggi orgogliosa di potersi permettere un ospite di livello mondiale. Sappiate che non sarà l'ultimo...I: Allora tu fai canoa, che è diversa dal canottaggio. Che differenze ci sono?R: In parole povere: in canoa si "pagaia" guardando la punta della propria barca ed andando avanti, mentre nel canottaggio si "rema" guardando la coda della propria barca, andando quindi all'indietro. Per questo noi canoisti chiamiamo "gamberi" quelli del canottaggio.

L'uomo che non riusciva a toccarsi le spalle...

Rogai alle prese col body-painting

I: Come si chiama la tua specialità?
R: Io faccio una specialità bomberissima, ovvero il C1 discesa. La discesa, in particolare, è quella specialità della canoa in cui si deve scendere un tratto di fiume "mosso", ovvero con rapide di diversa difficoltà, nel minor tempo possibile. Il C1 invece è un tipo di imbarcazione nella quale si pagaia in ginocchio, muniti di un'idonea impostazione e con un'unica pagaia.I: E' la classica specialità da fighi (come lo stile libero nel nuoto) o da fighette (come la rana sempre nel nuoto)?R: E' la classica specialità da fighette, fatta da fighi. E' una specialità sicuramente meno praticata del kayak (K1), quindi un po' da fighette, però senza dubbio molto più tecnica e difficile dello stesso kayak, in quanto richiede una maggiore tecnica individuale e massimo equilibrio nelle rapide. In teoria sarebbe richiesta anche una maggiore attenzione alla "messa a punto" dell'imbarcazione: i ci-unisti subiscono spesso gli sfottò perché passano la maggior parte del tempo a traccheggiare nella barca per trovare l'assetto migliore. Questo fa di me un ci-unista atipico, visto che da quando ho la nuova barca, circa un anno e mezzo, non ci ho mai messo mano!I: A Firenze dove e in che modo si può iniziare a "canoeggiare"?R: A Firenze la Società di canoa è in Piazza Ravenna, a Gavinana, ed è la Canottieri Comunali Firenze. Tra l'altro è stata recentemente ristrutturata con spogliatoi ed impianti rinnovati. Farsi socio è semplicissimo.I: Parlami invece della situazione italiana. Come siamo messi? A livello di atleti, strutture, eventi...R: La Canoa a livello italiano non è messa male. Si sta certamente portando dietro gli strascichi della crisi che ha investito il Bel Paese un po' in tutti i settori. Va fatta un po' una distinzione tra le varie specialità: Olimpica e Slalom, in quanto specialità olimpiche, usufruiscono di maggiori fondi, che li porta a fare raduni in località appetibili (in questi giorni entrambe le squadre nazionali sono ad allenarsi in Australia); Discesa e Polo si devono barcamenare con quel poco che gli vien dato.

L'uomo che non riusciva a toccarsi le spalle...

Rogai in una sexy esplosione di muscoli

Per quanto riguarda gli atleti e i risultati, nell'ultimo periodo, nel settore discesa, si sta generando un fenomeno di ricambio generazionale: ovvero la nazionale italiana sta investendo molto su atleti ventenni o poco più, per puntare a risultati nel futuro. Infatti non ci sono più le vecchie glorie che negli anni '90 e negli anni 2000 hanno portato medaglie e medaglie al nostro settore (ti cito alcuni di essi solo per fare un po' il saputello, visto che so che nessuno saprà chi siano: Vladi Panato, Carlo Mercati, Robert Pontarollo) e si cerca di creare una squadra composta da buoni elementi, giovani e volenterosi per farli sbocciare in un futuro prossimo. Questo è un po' il mio caso.Tuttavia, nonostante i buoni propositi, va a finire che poi, nelle gare importanti (Mondiali, Europei, ecc.) vengono chiamati gli atleti più vecchi ed esperti, per pararsi un po' da eventuali flop dei giovani, e quindi il "principio di rinnovazione" sopra citato va un po' a farsi benedire. Per fare un "esempio calcistico" è un po' come se Prandelli chiama a fare le qualificazioni dell'europeo giocatori giovani come Ranocchia, Balotelli e Santon, ma poi all'europeo li sostituisce con i più "anziani" Cannavaro, Vieri e Barone (cazzo Barone ha vinto il mondiale!!!).

L'uomo che non riusciva a toccarsi le spalle...

Simone Barone, la gioia mondiale

I: Momento bischerate: ai canoisti piace la patata?R: Molto, con l'arista e il rosmarino... No dai, a parte le bischerate, i canoisti ne sono grandi amanti. Purtroppo c'è da chiedersi se alla patata piacciano i canoisti, magari apprezzati per le spalle larghe, ma di contro sgraditi per la loro rozzaggine e per il fatto che sono soliti stare a contatto con l'acqua dell'Arno e di altri non-più-puliti fiumi, per diverse ore della giornata. Per questo, ultimamente si sta sviluppando un fenomeno, studiato anche da "National Geographic" e da "Ciottoli ed altre prelibatezze", che vede i canoisti maschi accoppiarsi sempre più frequentemente con canoiste femmine. Da qui il detto "i panni sporchi si lavano in famiglia"!I: E la fidal?R: La fidal abbestia...
Leonardo (corripondente da Londra)vivalafidal.com

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